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domenica, 12 Gennaio, 2025
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Il ‘Piano Olivetti’: Un Progetto per la Cultura

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha approvato un decreto legge contenente misure urgenti in materia di cultura. Il decreto introduce diverse iniziative per promuovere la cultura e la lettura, tra cui l’adozione del “Piano Olivetti per la cultura”. Questo piano mira a garantire che la cultura sia vista come un bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, rispettando il principio di sussidiarietà. Tra gli obiettivi ci sono la rigenerazione culturale delle periferie e delle aree svantaggiate, la valorizzazione delle biblioteche come strumenti di educazione civica e sociale, e il supporto all’editoria libraria, con validi incentivi per librerie storiche e locali.

Il decreto prevede anche l’istituzione di un’unità di missione per la cooperazione culturale con i Paesi africani e del Mediterraneo, che coordinerà progetti di cooperazione e promuoverà dialogo tra le istituzioni culturali italiane e quelle africane. L’unità avrà il compito di sostenere la rigenerazione culturale nel Mezzogiorno e favorire partenariati pubblico-privato per valorizzare il patrimonio culturale africano.

A tal fine, il governo ha stanziato fondi significativi: 4 milioni di euro per l’apertura di nuove librerie da parte di giovani sotto i 35 anni nel 2024, 30 milioni per sostenere l’editoria libraria e 10 milioni per ampliare l’offerta culturale dei quotidiani cartacei. Si prevede anche il finanziamento delle celebrazioni del 25° anniversario della Convenzione europea del paesaggio e il sostegno alle attività di istituti storici e di numismatica.

Ulteriori interventi incluse nel decreto riguardano la stabilizzazione di un regime semplificato per la realizzazione di spettacoli dal vivo, l’introduzione di una nuova categoria per film non adatti ai minori di 10 anni, e la ridenominazione della “Scuola dei beni e delle attività culturali” in “Scuola nazionale del patrimonio culturale”. È prevista anche l’eliminazione dei fondi per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale dall’ambito di esecuzione forzata. Queste misure si inseriscono in un contesto di rinnovata attenzione da parte del governo verso la cultura come elemento fondante della società.

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