L’idea di scrivere il libro “L’invidia del pene” è nata dalla consapevolezza della giornalista Marzia Roncacci di aver “mascolinizzato” i propri comportamenti nel mondo del lavoro, credendo che fosse necessario per essere più credibile e forte. Tuttavia, ha realizzato che questo approccio era un grande errore e ha deciso di esaltare il valore e le caratteristiche femminili piuttosto che nasconderle. Roncacci, conduttrice di “Tg2 Italia Europa” su Rai2, parte dalla teoria di Sigmund Freud riguardo alla percezione del corpo femminile e si chiede se tale concetto abbia ancora rilevanza oggi, condividendo la propria esperienza personale.
Il libro, disponibile in libreria dal 16 dicembre, si propone come un manifesto rivolto alle nuove generazioni e non solo, intrecciando il vissuto della giornalista con eventi storici e politici del ’68. Attraverso la narrazione della scoperta di un nuovo vivere sociale e del bisogno di emancipazione, il volume affronta tematiche come l’amore, il sesso e il matrimonio, il tutto visto dalla prospettiva di una donna che ha riconosciuto il proprio valore e ha saputo superare le discriminazioni di genere. Roncacci, inizialmente scettica riguardo alla scrittura di un libro, ha accettato la proposta con l’intento di dare al lettore un testo con una finalità precisa, utilizzando la propria vita come strumento per esplorare temi significativi di carattere storico, politico e sociale.
