Rivisitare gli ottant’anni intercorso dal 1944 permette di comprendere la storia di un’Italia che ha saputo modernizzarsi e garantire le libertà dei suoi cittadini. Nel discorso tenuto dal presidente Sergio Mattarella al Convegno nazionale della Coldiretti in occasione della celebrazione dell’80° anniversario dell’organizzazione, emerge come la questione agraria abbia avuto un ruolo fondamentale nella Repubblica, fungendo da indicatore per l’efficacia della Costituzione nel rendere reali i diritti fondamentali. Mattarella sottolinea che la scelta costituzionale rappresentava un rifiuto di modelli economici arretrati e proponeva un futuro di pari opportunità e libertà d’impresa. Il progetto costituzionale mirava a trasformare l’agricoltura da un fardello a una risorsa preziosa per la società italiana.
Inoltre, il presidente ricorda l’importanza dell’impegno dei contadini nella politica, iniziato con la figura di Paolo Bonomi, fondatore della Coldiretti. Questa organizzazione ha affrontato sfide politiche e ha contribuito a definire il ruolo delle forze sociali in una democrazia emergente, affrontando le difficoltà post-belliche dovute alla devastazione agraria causata dalle guerre del fascismo. La riscoperta dell’agricoltura è stata cruciale nella fase di ricostruzione, con importanti riforme che hanno permesso la redistribuzione delle terre.
Mattarella evidenzia come l’agricoltura non solo abbia garantito il nutrimento durante il periodo critico del COVID-19, ma abbia anche mostrato come l’acqua e il cibo siano essenziali per costruire la pace tra i popoli. Riferendosi alle attuali crisi globali e alle sfide alimentari, il presidente sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nell’affrontare queste problematiche.
Concludendo il suo intervento, Mattarella afferma che l’agricoltura è fondamentale per il futuro dell’umanità e che la Coldiretti, rimanendo fedele alle proprie radici, continuerà a svolgere un ruolo centrale negli anni a venire. La celebrazione dell’80° anniversario della Coldiretti è quindi non solo un momento di riconoscimento del passato, ma anche un’occasione per guardare avanti, verso nuove sfide e opportunità nel settore agricolo.
