Il nucleare sta avanzando in Italia con la creazione di una nuova società tra Enel e Ansaldo, destinata a studiare la fase industriale e a selezionare le tecnologie per nuovi impianti nucleari. Secondo un articolo di Laura Serafini sul Sole 24 Ore, Enel si prepara a condurre uno studio con Ansaldo per valutare la fattibilità di adottare la tecnologia dei reattori modulari piccoli (Smr) di terza generazione per la produzione di energia elettrica. La nuova società, formata da Enel (con oltre il 51% delle quote), Ansaldo (minoranza) e Leonardo (piccola partecipazione), dovrebbe essere costituita entro la fine dell’anno.
L’iniziativa si colloca in un tentativo di riprendere l’utilizzo del nucleare, che era stato fermato da referendum nel 1987 e 2011. I nuovi reattori Smr sono considerati più sicuri, meno costosi e capacitati di produrre energia a prezzi competitivi. L’interesse per il nucleare si estende anche oltre i confini italiani; nazioni come la Svizzera stanno rivalutando le proprie posizioni, mentre nel Regno Unito sono stati siglati accordi per sviluppare gli Smr, nonostante ritardi e difficoltà con i reattori di vecchia generazione.
Enel mira a guidare una nuova filiera per la tecnologia nucleare, con circa 80 progetti globali attualmente in fase di studio, incluso il contributo della Cina con il suo progetto ACP100. Si prevede che i primi Smr possano entrare in produzione entro 10 anni, mentre si stanno anche sviluppando reattori avanzati (Amr), che utilizzano nuovi combustibili e potrebbero richiedere circa 15 anni per la commercializzazione.
Il focus di Enel e Ansaldo è sulla costruzione di impianti di dimensioni ridotte da integrare nelle industrie, creando opportunità lavorative e una filiera nazionale. L’obiettivo è combinare lo sviluppo nucleare con quello delle energie rinnovabili, utilizzando il nucleare come alternativa al gas per le imprese energivore e le industrie più esposte a una competizione internazionale.
Negli ultimi mesi, Enel ha ricevuto numerosi interessi da operatori internazionali per realizzare data center in Italia, coinvolgendo grandi aziende come Google e Amazon. La società sta esplorando opportunità nei siti di centrali a carbone in dismissione, che sono ben collegati alla rete elettrica.