21 Settembre 2024

Il reddito degli italiani cresce oltre l’inflazione

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Nel primo trimestre del 2024, il reddito familiare reale pro capite nell’area Ocse è aumentato dello 0,9%, rispetto allo 0,3% del trimestre precedente. Il Pil reale pro capite ha mostrato una crescita più modesta dello 0,3%. L’Italia ha registrato un incremento significativo del 3,4%, il più elevato tra le economie del G7, grazie all’aumento delle retribuzioni dei dipendenti e dei trasferimenti sociali, che ha invertito un trend negativo precedente. Analogamente, la Germania ha visto un aumento del reddito familiare reale pro capite dell’1,4% (rispetto allo 0,1% precedente), sostenuto dall’aumento delle retribuzioni, mentre il Pil reale pro capite ha registrato un incremento dello 0,2%.

Altri paesi come il Canada e la Francia hanno avuto incrementi rispettivamente dello 0,6%. In Canada, il reddito è rimbalzato rispetto a un calo nel trimestre precedente, mentre in Francia la crescita è stata principalmente alimentata dall’aumento delle prestazioni pensionistiche, in risposta all’inflazione. Nel Regno Unito e negli Stati Uniti, i dati indicano un incremento più contenuto, con aumenti dello 0,3% e dello 0,2%.

Particolarmente notevole è la Polonia, che ha visto un aumento record del 10,2% nel reddito pro capite, sostenuto dagli aumenti salariali e da un notevole incremento dei redditi da proprietà, triplicatisi dal 2021 a causa del rialzo dei tassi d’interesse. D’altra parte, la Grecia ha registrato la maggiore contrazione del reddito reale pro capite (-1,9%), nonostante un Pil in crescita dello 0,9%.

La premier italiana Giorgia Meloni ha commentato positivamente i dati, sottolineando il significativo aumento del reddito reale delle famiglie, che finalmente supera l’inflazione. In questo contesto, ha affermato di vedere segnali di un miglioramento. Tuttavia, il Partito Democratico ha criticato il tono trionfalista della Meloni, sostenendo che la crescita del reddito reale in Italia sia inferiore rispetto alla media dell’Ocse e ai dati del G7 dal momento dell’insediamento del governo attuale. Il senatore Antonio Misiani ha evidenziato come le politiche economiche, inclusi i tagli agli stanziamenti contro la povertà e le riduzioni nei salari reali, abbiano ostacolato i progressi economici nel paese.

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