“Me l’ha ammazzata, ma non me l’ha portata via. Lei è sempre con me, continua ad avvertirne la presenza, mi aiuta a capire tante cose”. Queste sono le parole di Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini, uccisa a 16 anni dal fidanzato minorenne nel settembre del 2017 a Specchia (Lecce). In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Imma ricorda la sua “piccolina dolcissima” e spera che nessun’altra donna debba mai affrontare un simile calvario.
Noemi ha subito violenze atroci: è stata picchiata, accoltellata e sepolta viva sotto una piramide di pietre. Imma racconta che sette anni non possono misurare il dolore provocato dalla perdita della figlia. Ricorda Noemi come un’anima pura, appassionata di danza, musica e cavalli, con sogni chiari per il futuro, inclusa la volontà di diventare psicologa per aiutare gli altri. La sua dolcezza si manifestava anche nel forte legame con un compagno di classe autistico.
La relazione con Lucio Marzo cambiò tutto, portando a un ambiente tossico. Nonostante gli avvertimenti familiari, Noemi subì violenza. Imma ricorda un episodio in cui, dopo una denuncia ai carabinieri, accompagnò la figlia in ospedale e si batté per cercare aiuto. Le frasi di supporto che ripeteva a Noemi, come “nessuno può costringerti a fare qualcosa che non vuoi”, sono le stesse che ora condivide nelle scuole durante le sue lezioni sulla violenza di genere.
Imma si è impegnata a tenere viva la memoria di sua figlia, promettendo che la casa di Noemi sarebbe stata sempre aperta a tutte le donne bisognose di aiuto. Denuncia la mancanza di sostegno da parte dello Stato, che, a suo dire, tutela i criminali anziché le vittime. Il killer di sua figlia ha già inizato a ricevere permessi premio, mentre Imma reclama che sconti la sua pena interamente in carcere.
Prima di morire, Noemi aveva capito che i suoi genitori volevano proteggerla, scrivendo sui social: “Non è amore se ti fa male”. Imma ricorda i momenti felici con Noemi, le loro risate e scatti insieme, un ricordo indelebile di una vita spezzata. “La ricorderò sempre così, allegra”, conclude con un sorriso tra le lacrime, affermando l’amore eterno per sua figlia.