Un team internazionale di scienziati, tra cui ricercatori del Fritz Lipmann Institute on Aging di Jena e della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha mappato per la prima volta il genoma dello squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus), l’animale vertebrato più longevo al mondo, con un’aspettativa di vita fino a 400 anni. Questa mappatura è cruciale per comprendere la sequenza e la posizione dei geni sul DNA, fornendo informazioni sui meccanismi che consentono a questo organismo di sopravvivere e riprodursi.
Il genoma dello squalo, che vive nelle profondità dell’Atlantico e dell’Oceano Artico, ha una lunghezza doppia rispetto a quello umano, contenente 6,5 miliardi di paia di basi, il che rappresenta una delle sequenze di genoma animale più grandi mai studiate. Ciò è in gran parte dovuto alla presenza di elementi ripetitivi e autoreplicanti che compongono oltre il 70% del suo genoma. Questi “geni saltatori”, considerati parassiti genomici, possono danneggiare il DNA in altre specie, ma nel caso dello squalo della Groenlandia, sembrano non avere effetti negativi. Anzi, gli studiosi, guidati dal professor Alessandro Cellerino, suggeriscono che l’espansione di questi elementi possa contribuire alla longevità dell’animale, poiché molti geni duplicati sono coinvolti nella riparazione del DNA.
Le cellule dell’organismo subiscono quotidianamente migliaia di danni al DNA, e meccanismi specializzati lavorano costantemente per ripararli. I ricercatori notano che le specie di mammiferi longeve si dimostrano più efficienti nella riparazione del DNA. I risultati sul genoma dello squalo indicano che gli elementi trasponibili potrebbero aver “catturato” geni per la riparazione del DNA durante la loro duplicazione.
Inoltre, il team ha identificato un’alterazione nella proteina p53, nota come “guardiana del genoma”, che gioca un ruolo chiave nella risposta ai danni del DNA ed è spesso mutata nei tumori umani. Questa scoperta suggerisce che la proteina p53 potrebbe essere fondamentale per la longevità, ma sono necessari ulteriori studi per esplorare come le variazioni nei geni critici possano favorire la longevità straordinaria dello squalo della Groenlandia.