21 Settembre 2024

Il tè matcha: un prezioso alleato per il sonno e le relazioni sociali degli anziani

te verde matcha

Il tè matcha, una bevanda tradizionale giapponese, è noto per le sue proprietà benefiche, in particolare per la salute del cervello negli anziani. Recentemente, uno studio condotto in Giappone ha esaminato gli effetti del matcha sulle funzioni cognitive degli adulti tra i 60 e gli 85 anni, focalizzandosi su sonno e socialità. Pur non riscontrando miglioramenti significativi in memoria e funzioni esecutive, i ricercatori hanno trovato evidenze positive riguardanti la qualità del sonno e la cognizione sociale, entrambe cruciali per la qualità della vita in età avanzata.

Il matcha, una polvere di tè verde ricca di antiossidanti, vitamine e minerali, contiene teanina, un amminoacido che promuove il rilassamento, e catechine, polifenoli con proprietà antinfiammatorie. Nello studio, 99 partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha assunto 2 grammi di matcha in capsule, mentre l’altro ha ricevuto un placebo. Dopo 12 mesi, sono stati valutati con test cognitivi e neuroimaging.

I risultati hanno evidenziato che i partecipanti che consumavano matcha riportavano miglioramenti nella qualità del sonno, un aspetto cruciale per il benessere generale e la salute cerebrale. I disturbi del sonno, comuni con l’età, possono influenzare negativamente memoria e umore. Inoltre, il matcha ha migliorato la cognizione sociale, come la comprensione delle emozioni e delle espressioni facciali, importante per combattere le difficoltà relazionali legate alla demenza.

Le teanina e le catechine sono ritenute le cause principali dei benefici osservati. La teanina può contribuire a un sonno più profondo riducendo stress e ansia, mentre le catechine offrono protezione dalle infiammazioni e dai danni cellulari, potenzialmente preservando le funzioni cognitive legate alle interazioni sociali.

Nonostante questi risultati incoraggianti, lo studio ha dimostrato che il matcha non ha portato a miglioramenti significativi in altre funzioni cognitive, suggerendo che i benefici potrebbero essere limitati a specifici ambiti. Gli esperti, come il dottor Ralph Waldo, riconoscono il potenziale del matcha ma sollecitano ricerche più approfondite. Anche il neurologo Clifford Segil indica che il momento della giornata in cui si consuma il matcha potrebbe influenzare i suoi effetti sul sonno.

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