A Genova, le elezioni si svolgono in un clima di alta tensione, con il Terzo Valico, una delle opere più significative, bloccato a causa del gas grisù presente nell’Appennino. La competizione politica oppone il sindaco uscente Marco Bucci, sostenitore della destra, e Andrea Orlando della sinistra, entrambi in corsa per influenzare il futuro di importanti progetti infrastrutturali. La sinistra accusa Bucci di aver rallentato i lavori delle opere avviate durante il governo di centrosinistra, mentre Bucci sostiene che la sinistra non ha realizzato nuove opere.
Il Terzo Valico, pensato sin dal 1988 per connettere Genova a Milano e decongestionare il porto, è attualmente in fase di costruzione, ma un breve tratto è bloccato da problemi geologici dovuti alla presenza di gas metano. Nonostante il 90% dei lavori sia stato completato, il progetto rischia significativi ritardi a causa di complicazioni inaspettate. Il gas potrebbe rappresentare una bolla o un giacimento, e la soluzione al problema potrebbe comportare la costruzione di un tunnel verticale per estrarre il gas, un processo costoso e lungo.
Da più di due mesi, le operazioni sono ferme in un punto critico nel cuore dell’Appennino, mentre esperti e tecnici tentano di determinare la natura del gas e se possa esaurirsi da solo. Durante questo periodo, il lavoro del cantiere continua, ma la sicurezza degli operai è prioritaria, e non sono stati autorizzati accessi al tratto colpito. La situazione rimane complessa, poiché la presenza di gas metano non è rara in questa area, ma la conformazione chimica specifica e l’eventuale rischio di esplosioni sollevano preoccupazioni.
Nonostante le difficoltà, gli esperti rimangono ottimisti; se il problema fosse risolto, ci vorrebbero solo sei mesi per completare la posa dei binari nella galleria. Con oltre 5.000 operai impegnati e la maggior parte del lavoro già svolto, Genova rischia di rimanere un passo indietro rispetto al collegamento ferroviario con Milano. Le dinamiche politiche, le responsabilità storiche delle varie amministrazioni e gli imprevisti tecnici si intrecciano in un quadro complesso, dove il futuro del Terzo Valico rimane incerto e in balia di fattori esterni.