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martedì, 3 Dicembre, 2024
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Il Tesoro cede il 15% di Mps a un consorzio italiano

Il terzo collocamento di azioni di Monte dei Paschi di Siena (Mps) da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze segna un passo significativo verso la creazione di un nuovo polo bancario. Banco Bpm e Anima entrano in scena inaspettatamente, acquisendo una quota complessiva del 9% del capitale, a cui si aggiunge un 3,5% di Caltagirone. Il collocamento riguarda 88,2 milioni di azioni, pari a circa il 7% del capitale, e si chiude rapidamente con vendite che superano il 15%, grazie a una domanda doppia rispetto all’offerta. Il ministro Giancarlo Giorgetti annuncia che il Tesoro incassa 1,1 miliardi, portando il totale dei tre collocamenti a 2,7 miliardi, mentre rimane una quota dell’11,7% del capitale, valutata circa 800 milioni di euro.

Banco Bpm, guidato da Giuseppe Castagna, acquista il 5% delle azioni per circa 530 milioni, mentre Anima, già esistente detenitore dell’1%, compra un ulteriore 3% per 219 milioni. Insieme formano il secondo azionista di Mps dopo il Tesoro. Caltagirone, già azionista di Anima e Banco, aggiunge anche lui un 3,5% di Mps. La mossa è giustificata dal contesto della OPA su Anima e dalla strategia di rafforzamento del gruppo. Mps rappresenta un partner chiave per Anima, che ha come obiettivo di crescita la collaborazione con la banca.

Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, si unisce all’acquisto, acquisendo il 3,5% di Mps. Castagna garantisce che non intende superare il 10% di partecipazione e si concentrerà sugli obiettivi del piano 2023/26, mantenendo una strategia indipendente. Alessandro Melzi d’Eril di Anima sottolinea l’importanza della relazione con Mps e i risultati positivi ottenuti negli ultimi anni.

L’operazione è molto apprezzata in Ministero, dove si evidenzia il successo nell’adeguarsi agli impegni europei per privatizzare la banca, incassando risorse cruciali per la finanza pubblica. Inoltre, le azioni di Mps sono attualmente ai massimi, con un utile di quasi 1,6 miliardi nei primi nove mesi dell’anno. HSBC ha iniziato la copertura del titolo, prevede un potenziale aumento significativo e Banco Bpm stima un rendimento annuo del 14% grazie ai dividendi.

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