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domenica, 24 Novembre, 2024
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Il tumore che ha colpito l’eroe di Italia ’90: un’analisi.

Nel 2023, le stime nel rapporto annuale “I numeri del cancro” indicano che ci sono state circa 50.000 nuove diagnosi di tumore del colon-retto in Italia, rendendolo la seconda forma di cancro più comune dopo il cancro al seno, che ha registrato circa 55.900 nuovi casi. Nonostante l’aumento delle diagnosi, l’adesione agli screening è preoccupantemente bassa, con solo 3 persone su 10 che si sottopongono a controlli regolari.

Il tumore del colon-retto origina principalmente da polipi adenomatosi, i quali possono impiegare dai 7 ai 15 anni per trasformarsi in tumori maligni. Luigi Ricciardiello, esperto di gastroenterologia, sottolinea l’importanza dello screening preventivo, che consente di effettuare diagnosi precoci e salvaguardare la vita dei pazienti. Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci è un metodo fondamentale di diagnosi precoce ed è gratuito per i cittadini sopra i 50 anni, con cadenza biennale. In caso di un test positivo, il paziente è invitato a sottoporsi a una colonscopia, anch’essa gratuita.

Negli ultimi anni, è stata osservata un’inquietante crescita dei casi di tumore del colon anche nelle persone giovani, suggerendo che l’età di inizio per gli screening potrebbe dover essere abbassata a 45 anni. Questa tendenza potrebbe riflettere cambiamenti nei fattori di rischio e stili di vita, sottolineando la necessità di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e del monitoraggio della propria salute.

In sintesi, il cancro del colon-retto rappresenta una sfida importante per la salute pubblica in Italia, evidenziata da statistiche allarmanti e dall’inadeguata partecipazione agli screening raccomandati. La diagnosi precoce è cruciale e avrebbe il potenziale di ridurre significativamente il numero di casi mortali, ma è necessario che le persone si rendano conto dell’importanza di sottoporsi a controlli regolari, iniziando a farlo anche in giovane età. La promozione di programmi di sensibilizzazione e informazione è essenziale per migliorare l’adesione allo screening e, di conseguenza, ottimizzare le chance di una diagnosi tempestiva e di un trattamento efficace.

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