La libertà di stampa è un tema cruciale, soprattutto in paesi come l’Iran, dove una giornalista italiana, Cecilia Sala, è stata arrestata senza una chiara accusa. Questo evento dovrebbe farci riflettere sul vero significato di libertà, indipendenza ed emancipazione, termini sconosciuti in teatri di repressione come Teheran. In contrasto, in Italia abbiamo la fortuna di poter esprimere liberamente le nostre opinioni senza timore di rappresaglie, come affermato nell’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.
La situazione di Cecilia Sala ci sorprende enormemente; è imprigionata in condizioni disumane, costretta a dormire per terra e sottoposta a una luce incessante. La sua unica colpa è stata esercitare con dedizione il suo lavoro di giornalista, cercando di raccontare la verità. Dopo diciotto anni da presidente dell’Ordine dei giornalisti di Roma, posso affermare che la vigilanza professionale è fondamentale, ma è doloroso riconoscere che esercitare il giornalismo in un regime illiberale comporta rischi enormi. Le giornaliste, e in generale le donne libere, possono diventare bersagli semplicemente per il fatto di essere portatrici di verità.
Nel penitenziario di Evin, Cecilia è un ostaggio del potere, e la sua richiesta di aiuto è chiara: “Fate presto”. Questo sottolinea quanto sia difficile resistere a lungo in tali condizioni. La libertà di stampa è un bene prezioso per la democrazia, eppure anche in Italia ci sono politici, come Matteo Renzi, che criticano l’informazione per non essere abbastanza attiva. Tuttavia, come rispondere a tali accuse quando il dramma di Cecilia è costantemente presente nei giornali?
Renzi, in cerca di visibilità, ha cercato di riemergere politicamente attraverso proposte che mirano al centro, ma incontra una forte concorrenza da parte di figure come Romano Prodi e altri ex esponenti della politica. È evidente che il panorama politico è in cambiamento e non rivolto al silenzio. Possiamo continuare a scrivere e denunciare ciò che riteniamo giusto, anche in un contesto di difficoltà come quello che sta vivendo Cecilia Sala. La libertà di stampa rimane essenziale e deve essere preservata e difesa in ogni circostanza.