In un recente post su Facebook, Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, riflette sui suoi anni di governo e sulla situazione vissuta recentemente. Comprende i sentimenti contrastanti legati agli accordi politici: da un lato, l’amarezza per non aver potuto combattere completamente per le proprie ragioni; dall’altro, la soddisfazione di vedere riconosciuta gran parte del proprio operato. Toti evidenzia che, dopo un lungo periodo di indagini e controlli, i magistrati hanno confermato la legalità delle sue azioni, asserendo di non aver mai ricevuto alcun euro per scopi personali.
Nonostante la condanna di 1500 ore di volontariato per “corruzione impropria” – che riconosce come azioni legittime, ma per le quali i suoi rapporti con alcune imprese sono stati giudicati eccessivamente amichevoli – Toti rivendica il suo approccio positivo nei confronti degli investimenti imprenditoriali, i quali, sottolinea, hanno contribuito alla crescita della Liguria negli ultimi nove anni. Riguardo a chi finanzia la politica, lo descrive come un cittadino responsabile e attento al territorio, che si aspetta un’accelerazione nelle pratiche burocratiche.
Toti critica la politica attuale, definendo l’opposizione tra lui e i magistrati come una faccenda più ampia: una lotta tra la politica ipocrita, che sostiene leggi moraliste, e coloro che credono in una democrazia liberale, dove le persone sono giudicate per i loro atti. Denuncia l’assenza di una reazione significativa da parte della politica rispetto alla situazione ligure e sottolinea che molti di coloro che oggi lo criticano non hanno espresso preoccupazioni durante i recenti avvenimenti.
In conclusione, Toti afferma che il vero nemico della politica non è la magistratura, bensì la politica stessa, che ha creato le condizioni per i suoi stessi problemi. Afferma di aver fatto quanto possibile per cercare di cambiare questa situazione e sostiene di aver pagato un prezzo personale per questo. Se la politica non troverà il coraggio di trasformarsi, è pronto a lasciare il suo posto a chi avrà il coraggio di cambiare, citando la famosa frase “avanti il prossimo”.