In Giappone, nel piccolo villaggio di Ichinono, i residenti hanno iniziato a posizionare pupazzi per le strade al fine di attenuare l’aspetto spopolato del luogo. Attualmente, Ichinono conta meno di 60 abitanti, per lo più anziani, e la mancanza di giovani è evidente, poiché molti sono stati incoraggiati a trasferirsi altrove per motivi di lavoro o studio. Utilizzando vecchie vestigia e manichini, gli abitanti hanno dato vita a una sorta di “popolazione” di burattini che li accompagna nelle loro routine giornaliere. Ci sono pupazzi che si dondolano su altalene, spingono carretti e sorridono, anche se in maniera un po’ inquietante.
Hisayo Yamazaki, un’anziana vedova di 88 anni, ha ammesso che probabilmente ci sono più burattini che residenti umani. Secondo la Yamazaki, molte famiglie avevano figli, ma questi ultimi sono stati incoraggiati a cercare opportunità altrove, portando il villaggio a una crisi demografica. Recenti dati dell’ufficio statistico giapponese hanno rivelato che il Giappone ha la percentuale più alta al mondo di persone di età superiore ai 65 anni, che ha raggiunto i 36,25 milioni, pari al 29,3% della popolazione totale. Nel 2023, il paese ha registrato un minimo storico di 730.000 nascite e un massimo di 1,58 milioni di decessi, evidenziando un grave problema demografico.
Nel villaggio, è possibile imbattersi in un manichino sorridente accanto a uno scooter pronto a partire o in una ragazza burattino che si dondola su un’altalena. Tra i pochi giovani residenti ci sono Rie Kato e Toshiki Kato, una coppia di 33 e 31 anni, che si sono trasferiti a Ichinono grazie allo smart working introdotto dopo la pandemia. Il loro figlio, Kuranosuke, è il primo bambino nato nel villaggio in vent’anni. Questo scenario può sembrare surreale e inquietante, ma è importante notare che anche in Italia l’età media è comparabile a quella del Giappone. In futuro, potremmo persino vedere pupazzi apparire in alcune località del Centro o del Sud Italia.