L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha avuto un impatto significativo sui mercati finanziari, spingendo il dollaro ai massimi livelli degli ultimi due anni e alimentando i rendimenti obbligazionari statunitensi e il valore del bitcoin. Con il controllo del Senato da parte del partito di Trump, gli investitori prevedono ampi tagli fiscali, maggiori tariffe e deregolamentazione, tutti elementi che sostengono la crescita del dollaro. L’euro ha subito una flessione, scendendo a 1,0703 contro il dollaro, mentre quest’ultimo ha guadagnato terreno anche rispetto allo yen.
Il bitcoin ha registrato un aumento notevole, superando i 75.000 dollari per la prima volta, sostenuto dall’impegno di Trump a rendere gli Stati Uniti un centro per le criptovalute. Intanto, il rendimento del Treasury decennale ha toccato il 4,46%, il massimo dal luglio scorso, il che ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità che l’inflazione aumenti sotto la nuova amministrazione. Questo scenario potrebbe complicare la situazione per il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, già impegnato a mantenere l’inflazione al target del 2%. La Federal Reserve si appresta a prendere decisioni sui tassi, con previsioni di un possibile taglio di 25 punti base, dopo aver già ridotto i tassi di 50 punti a settembre.
A Tokyo, l’impennata del dollaro ha portato a un aumento di oltre il 3% dei mercati azionari locali, grazie al miglioramento delle esportazioni. Tuttavia, Hong Kong ha visto un calo significativo a causa dei timori riguardo all’effetto della presidenza Trump sull’economia cinese e sulle relazioni con Washington. Gli operatori di mercato sono stati incentivati da Wall Street, dove i future degli indici principali sono aumentati di oltre l’1%.
La Cina segue con attenzione gli sviluppi, considerando la promessa di Trump di intensificare la guerra commerciale e imporre dazi alle merci cinesi. Questo sviluppo coincide con un incontro cruciale tra i leader cinesi che discutono misure di stimolo per affrontare la crisi del settore immobiliare. Nonostante le incertezze, gli investitori si erano preparati per i possibile effetti collaterali di una seconda amministrazione Trump, come affermato da Jason Lui di BNP Paribas.