Maria Isabella Bueno, figlia dell’artista Antonio Bueno e nata a Firenze, ha un percorso professionale ricco di esperienze nel campo del restauro e dell’arte. Dopo la laurea in Restauro di Dipinti all’Opificio delle Pietre Dure, ha insegnato Tecnica del Restauro all’Università Internazionale dell’Arte. Negli anni ’90, ha gestito un negozio di arredamento, seguendo la tradizione artistica della sua famiglia. Isabella ha sempre mantenuto vivo il legame con le opere del padre e nel 2010 ha fondato l’Associazione Culturale Bueno, per preservare e valorizzare il suo patrimonio artistico.
L’Associazione, da lei creata con l’intento di coinvolgere la famiglia, si occupa della certificazione e archiviazione delle opere di Antonio e di altri membri della famiglia, come Xavier e Caterina Bueno. Muovendosi in stretto contatto con case d’asta e importanti musei italiani, l’Associazione ha organizzato mostre significative nel corso degli anni. Isabella si dedica anche al restauro dei dipinti, un’attività che considera fondamentale per mantenere viva l’eredità artistica della famiglia.
Isabella riflette anche sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel suo settore, sottolineando che, sebbene possa essere utile in molte aree, non può sostituire la sensibilità umana necessaria per autentificare un dipinto. La sua esperienza e la familiarità con le opere del padre le consentono una valutazione che va oltre il mero aspetto tecnico.
Per quanto riguarda il futuro dell’Associazione, Isabella esprime preoccupazione sul ricambio generazionale. Mentre i cugini di Xavier hanno eredi artistici, i suoi figli, pur seguendo strade professionali diverse, mostrano una certa sensibilità verso l’arte, grazie all’ambiente in cui sono cresciuti. Isabella cerca di trasmettere loro l’importanza della tutela e dell’autenticità delle opere d’arte.
Infine, pur non avendo hobby convenzionali, Isabella nutre la passione per la lettura e ha pubblicato un libro sulle memorie del padre. Se non fosse stata la figlia di Antonio Bueno, afferma che avrebbe comunque perseguito la carriera di restauratrice, un campo che le è sempre stato vicino e che l’ha profondamente influenzata.