21 Settembre 2024

Imprenditrici in Evoluzione: Luana Bucci tra Grande Albergo e B&B

hotel rapallo firenze 1

Luana Bucci, titolare dell’Hotel Rapallo a Firenze, rappresenta un esempio di eccellenza nell’ospitalità. Nata sotto il segno dei pesci, Luana ha trasformato il suo albergo in un gioiello del centro storico fiorentino, dove l’accoglienza è una missione, non solo un lavoro. Ha conosciuto il marito, Renzo Conti Lapi, durante il percorso di studi presso una scuola alberghiera, abbandonando il corso di Economia e Commercio.

La sua passione per l’ospitalità la spinge a gestire il personale con amore, vantandosi di avere collaboratori che la seguono da oltre 40 anni. Luana crede fermamente nella parità di genere, sostenendo che non si tratta solo di parole. Recentemente ha discusso con la sindaca di Firenze, Sara Funaro, sull’importanza di controllare meglio l’uso dei social media nella promozione delle strutture ricettive, poiché può influenzare negativamente l’immagine degli hotel.

Oltre all’Hotel Rapallo, Luana gestisce anche il B&B S. Giuliano INN, un luogo gettonato dai turisti di fascia alta. Nonostante fosse una dolcissima nonna, Luana afferma di sentirsi sempre giovane grazie al lavoro che svolge.

Sull’argomento degli affitti brevi, Luana si dichiara scettica riguardo al modello AirBnb, preferendo invece una gestione orientata alla qualità e al servizio. Riconosce l’importanza di avere un approccio professionale nell’accoglienza turistica.

Affrontando il tema dell’intelligenza artificiale, Luana riflette sul suo impatto sulle dinamiche sociali ed economiche. Sebbene si senta parte di una generazione “boomer”, è orgogliosa di aver vissuto cambiamenti epocali e desidera rimanere aggiornata. Vede l’IA come una sfida che coinvolge non solo la razionalità ma anche l’etica e la responsabilità individuale.

Infine, Luana sostiene che l’Hotel Rapallo è un luogo unico grazie alla sua esperienza, al suo ascolto e alla cura per i dettagli. Considera le critiche sui social come opportunità di miglioramento, poiché crede che ogni feedback derivi da una mancanza nella relazione con l’ospite. Riconosce quindi l’importanza di sorprendere e accogliere “l’altro”, un aspetto che rende il suo lavoro affascinante.

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