“Ricarichiamo le batterie, ci attende un 2025 molto impegnativo”, afferma Giorgia Meloni ai suoi collaboratori. La premier torna su un problema difficile che ha creato tensioni, in particolare riguardo alla questione migratoria e ai viaggi della nave Libra, considerati dalla sinistra come una “passeggiata turistica”. L’iniziativa ha colpito negativamente l’esecutivo, che è stato criticato per aver speso quasi un miliardo di euro mentre i giudici hanno messo in discussione la legittimità di tali traversate.
La situazione è stata così negativa da alimentare speculazioni su una possibile crisi di governo. Tuttavia, Meloni non sembra intenzionata a retrocedere. Durante la festa dei Fratelli d’Italia, si è mostrata determinata, affermando che i centri di accoglienza funzioneranno e che continuerà a lavorare senza sosta fino alla conclusione della legislatura. Le sue affermazioni hanno suscitato critiche, come quella di Riccardo Magi, che ha definito surreale il rifiuto di Meloni di riconoscere il fallimento.
Nonostante questa pressione, Meloni ha convocato un incontro con i suoi ministri prima di Natale, annunciando il ripristino dei viaggi in Albania. La nave Libra ripartirà verso Tirana e Durazzo, sostenuta da una recente sentenza della Corte di Cassazione che rimette alla politica la decisione sui paesi considerati sicuri. La sinistra, secondo Meloni, ha torto nel pensare che questi viaggi siano inutili.
La premier si trova di fronte a un rischio considerevole. I suoi critici nel Palazzo credono che stia giocando la propria credibilità, e se il piano dovesse fallire nuovamente, l’opposizione potrebbe sfruttare la situazione per attaccarla. I media albanesi hanno già messo in luce l’inefficacia del progetto mostrando centri desolati, ma Meloni si fida dei dati: rispetto al 2023, gli sbarchi sono diminuiti da 153 mila a 65 mila, una prova che secondo lei suggerisce progressi.
Inoltre, l’Unione Europea supporta l’iniziativa, vedendola come una soluzione per gestire la migrazione, facendo capire ai migranti che le vie illegali non sono la risposta. Se le cose andranno come spera Meloni, la sua determinazione potrebbe rivelarsi vincente, ma la posta in gioco è altissima, potenzialmente influenzando il futuro stesso del governo.
