24 Settembre 2024

Incendio a Milano: ‘Assenza di norme di sicurezza, nessuna vendetta’

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La comunità cinese di Milano è in stato di shock dopo un tragico incendio avvenuto in uno showroom di via Cantoni, dove tre giovani cinesi hanno perso la vita. Francesco Wu, imprenditore e figura di spicco della comunità, ha rilasciato commenti all’AGI, sottolineando che un evento così drammatico non si era mai verificato prima a Milano. Le cause dell’incendio sono ancora da chiarire, sebbene Wu ritenga improbabile si tratti di un atto di ritorsione. “Se devono fare uno sgarbo, non arrivano ad accendere un incendio e uccidere delle persone”, afferma, rimarcando che le violenze legate al crimine organizzato cinese sono un fenomeno di un passato ormai lontano.

In seguito all’incendio, nelle chat dei social network, i cinesi in Italia hanno espresso preoccupazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Wu ha evidenziato che “nel 2024 un incidente sul lavoro non dovrebbe accadere”, richiamando l’attenzione sulla necessità di migliorare le misure di sicurezza, che sembrano essere state trascurate. Nonostante ciò, molti stabilimenti gestiti da cinesi rispettano le norme di sicurezza, come confermato anche da Marco Wong, presidente onorario di Associna.

Wong ha notato che una decina di anni fa erano comuni situazioni in cui si mescolavano uso civile e lavorativo, ma ha osservato che tali casi sono notevolmente diminuiti. Anche se continuiamo a trovare queste situazioni in ambienti di produzione di bassa intensità, la migrazione ha cambiato il panorama lavorativo. Mentre anni fa gli operai di queste fabbriche erano prevalentemente cinesi, ora si nota una crescente presenza di lavoratori pachistani e di altre nazionalità. Wong conclude che il modello di lavoro di 15 anni fa è quasi scomparso, anche se non completamente.

Infine, riguardo all’ipotesi di una vendetta interna alla comunità, sia Wu che Wong concordano sul fatto che la criminalità cinese non sia incline a ricorrere agli incendi come forma di aggressione, preferendo invece metodi come le aggressioni fisiche. I due rappresentanti concordano sul fatto che l’evento tragico richiede un’attenta riflessione sulla sicurezza dei lavoratori e la necessità di garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti.

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