1 Ottobre 2024

Incendio devasta azienda di plastica a Chieti: fiamme altissime

1727727409004 Incendio Magma

L’incendio è scoppiato intorno alle 21 di ieri nello stabilimento della Mag.ma spa, situato nella zona industriale dello Scalo, precisamente in via Papa Leone XIII. Questa azienda si specializza nel recupero di materiali plastici e cellulosa. Al momento del rogo, erano presenti due addetti all’interno dei capannoni, i quali hanno cercato invano di spegnere le fiamme utilizzando estintori. Dopo i tentativi falliti, hanno allertato i soccorsi. Le fiamme sono state alimentate da numerosi bancali di legna che si trovavano accatastati nel capannone, il quale occupa una superficie di migliaia di metri quadrati.

Immediato l’intervento dei Vigili del fuoco, ma anche della Volante della polizia, per gestire la situazione. L’incendio ha provocato danni ingenti, sebbene al momento non siano ancora stati quantificati. Secondo le prime indagini, l’origine del rogo potrebbe essere attribuita a un corto circuito. La violenza delle fiamme ha generato una densa colonna di fumo nero, visibile a chilometri di distanza, suscitando preoccupazione tra la popolazione locale.

La rapidità con cui il fuoco si è propagato ha reso necessaria l’evacuazione di alcune aree circostanti per garantire la sicurezza degli abitanti e degli altri lavoratori nelle vicinanze. I Vigili del fuoco, accorsi sul posto con diversi mezzi, hanno lavorato per diverse ore per domare le fiamme e limitare i danni, mentre la polizia ha gestito il traffico e garantito l’ordine pubblico durante l’emergenza.

Nonostante gli sforzi, le condizioni del capannone sono risultate critiche, e le operazioni di spegnimento sono state complicate dalla presenza di materiali infiammabili e dalla grande quantità di fumi tossici emessi. Si attendono aggiornamenti dalle autorità competenti riguardo la possibile causa del corto circuito e le conseguenze legate all’incendio stesso. Questo evento segna una seria preoccupazione per la sicurezza e la prevenzione incendi nelle strutture industriali, spingendo le autorità a considerare eventuali misure di controllo più severe in futuro.

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