Le stazioni della metro A Flaminio e Spagna a Roma sono state riaperte dopo essere state chiuse nel tardo pomeriggio di ieri a causa di un incendio in un cantiere vicino a villa Borghese, che ha generato fumi densi. Il servizio sulla linea A è tornato alla normalità. Un ragazzo di 16 anni, rimasto intossicato dall’inalazione di fumi, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Bambino Gesù.
Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, l’incendio è scoppiato in un deposito esterno che custodiva attrezzature destinate ai lavori per la metropolitana. Il fumo denso si è accumulato probabilmente negli areatori, intasando le gallerie utilizzate dai passeggeri e causando l’attivazione dell’allarme antincendio. A causa della situazione di emergenza, le fermate centrali della metro A, Flaminio e Spagna, sono state chiuse temporaneamente, generando momenti di paura tra i passeggeri, che sono stati evacuati.
I vigili del fuoco e i carabinieri sono intervenuti prontamente sul posto e hanno spento l’incendio. Dall’Atac, l’agenzia del trasporto pubblico romano, è stata precisata la posizione riguardo il capanno andato a fuoco, che non era destinato ai lavori della metropolitana. Si è specificato che il cantiere coinvolto nell’incidente era relativo a lavori sui sistemi ferroviari non gestiti da Atac, il che esclude la responsabilità dell’azienda rispetto all’accaduto e le aree affidate in gestione.
L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di domare rapidamente le fiamme, evitando conseguenze più gravi. Tuttavia, la situazione ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza nelle aree di lavoro, in particolare quando queste si trovano in prossimità di infrastrutture pubbliche. La chiusura temporanea delle stazioni ha creato disagi ai passeggeri, ma fortunatamente non ci sono stati altri feriti oltre al ragazzo intossicato. Ora che il servizio è stato ripristinato, si attende di capire meglio le cause dell’incendio e se ci saranno ulteriori misure di prevenzione per evitare simili eventi in futuro.