20 Settembre 2024

Incertezza sulla costruzione della Gigafactory a Termoli

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Il consorzio Acc, formato da Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies, ha rinviato la realizzazione della Gigafactory nel Molise, destinata alla produzione di batterie per veicoli elettrici nello stabilimento ex-Fiat di Termoli. In risposta a questa incertezza, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha deciso di reindirizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) verso altri progetti legati alla transizione energetica, mantenendo però aperta la possibilità di finanziare la Gigafactory con altri fondi quando le condizioni lo permetteranno. Durante una riunione al Ministero, le fonti hanno riferito che Acc ha segnalato difficoltà sui tempi di realizzazione delle Gigafactory di Termoli e Kaiserslautern, citando la necessità di sviluppare tecnologie più efficienti e a costi inferiori per la produzione di batterie elettriche.

A causa di tali incertezze, Urso ha ribadito l’importanza di garantire un uso efficace dei fondi europei, spostando gli investimenti previsti per Termoli verso iniziative più certe nella transizione energetica. Ha anche espresso la disponibilità del governo a considerare ulteriori fondi, quando ACC presenterà un nuovo piano industriale che includa innovazioni tecnologiche per la produzione delle batterie.

Stellantis, intanto, ha confermato che continuerà a produrre motori endotermici GME e GSE nello stabilimento di Termoli fino al 2028/2029, garantendo i livelli occupazionali durante la transizione verso la Gigafactory. Tuttavia, durante l’incontro sindacale, è emerso che non ci sono nuovi prodotti identificati per sostituire il calo progressivo della produzione, aumentando l’uso di ammortizzatori sociali e portando a potenziali mobilitazioni dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e altre hanno evidenziato che Acc è impegnata nella ricerca di nuove celle di batteria più efficienti e meno costose, con l’obiettivo di presentare un nuovo prodotto nel 2025 per alimentare gli investimenti in Italia e in Germania. Tuttavia, l’incertezza sul futuro dello stabilimento di Termoli rimane alta, facendo emergere preoccupazioni per i lavoratori e per la sostenibilità dell’impianto.

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