Il giorno di Natale, un aereo con 72 persone a bordo, in volo dall’Azerbaigian alla Russia, si è schiantato vicino alla città di Aktau in Kazakistan. Tra i 62 passeggeri e cinque membri dell’equipaggio, 27 persone sono riuscite a salvarsi. Il video dell’incidente ha mostrato l’aereo, gestito da Azerbaijan Airlines, prendere fuoco all’impatto con il suolo e sollevare una densa colonna di fumo nero. Alcuni passeggeri, visibilmente insanguinati e feriti, sono stati avvistati mentre uscivano da un pezzo della fusoliera rimasto illeso.
I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere l’incendio e hanno trasferito i sopravvissuti, tra cui tre bambini, in un ospedale nelle vicinanze. L’aereo, un Embraer 190 con numero di volo J2-8243, era partito da Baku, capitale dell’Azerbaigian, ed era diretto a Grozny, capitale della Cecenia, ma ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a circa 3 km da Aktau. Secondo le agenzie stampa russe, il velivolo era stato deviato a causa della nebbia a Grozny.
Le autorità kazake hanno avviato indagini su diverse possibili cause dell’incidente, incluso un problema tecnico. Si è appreso che il pilota aveva deciso di atterrare d’emergenza a seguito di un attacco di uccelli. Nel frattempo, Ilham Aliyev, presidente dell’Azerbaigian, era in viaggio di ritorno dalla Russia, dove avrebbe dovuto partecipare a un vertice.
Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia e sostenitore del Cremlino, ha espresso le sue condoglianze e ha affermato che i feriti ricoverati in ospedale versavano in condizioni molto gravi, promettendo preghiere per la loro pronta guarigione. Questo tragico evento ha suscitato un’ondata di tristezza e preoccupazione, considerando la gravità della situazione e le implicazioni politiche legate alle destinazioni coinvolte nell’incidente.