Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha affermato che gli investimenti nella difesa sono aumentati poiché il paese si è reso conto di non essere preparato ad affrontare un potenziale attacco sul proprio territorio. Negli anni recenti, l’Italia ha sviluppato una difesa apprezzata a livello internazionale per le operazioni di pace, ma le tensioni internazionali, in particolare quelle in Russia e Israele, hanno evidenziato la necessità di pensare anche alla sicurezza nazionale. Crosetto ha messo in evidenza che, per garantire la pace e costruire uno Stato Palestinese, è fondamentale disporre di forze di polizia adeguate e ha suggerito l’invio di carabinieri italiani in Palestina per addestrare la polizia locale, a condizione che tutte le parti coinvolte siano d’accordo e che venga garantita la sicurezza del personale italiano.
Inoltre, ha sottolineato l’importanza di sviluppare tutte le condizioni necessarie prima di un eventuale dispiegamento delle forze italiane, evidenziando l’eccellenza delle forze italiane nell’addestramento. Crosetto ha anche esprimido preoccupazione per la situazione globale, in particolare per la presenza di truppe nordcoreane in Ucraina, che considera un segnale allarmante di un potenziale fronte antidemocratico. Ha ribadito la necessità di prevenire l’espansione del conflitto e ha esortato la comunità internazionale ad esercitare pressione sulla Russia per fermare gli attacchi e sulla Corea del Nord affinché ritiri le sue truppe.
Crosetto ha concluso il suo intervento sottolineando che l’Italia non desidera che la situazione attuale degeneri in una guerra mondiale, collegando questa necessità all’anniversario della fine della Prima Guerra mondiale e alla celebrazione delle Forze Armate italiane. Negli sforzi per la sicurezza e la pace, il ministro ha affermato che il governo italiano è disposto a compiere il sacrificio necessario, sempre tutelando la sicurezza dei propri uomini e donne in divisa.