“Presente”. Anche quest’anno, i militanti della destra romana si sono radunati a Via Acca Larentia per commemorare le vittime Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, morti negli scontri del 1978. Circa 1.300 manifestanti hanno risposto all’appello militare e, con il saluto romano, hanno reso omaggio ai membri del Movimento Sociale Italiano. La commemorazione, organizzata da Casapound in occasione del 47° anniversario dell’eccidio, ha visto la partecipazione di militanti da tutta Italia. Durante l’evento, nessuno dei presenti ha parlato con i giornalisti.
La Digos della Questura di Roma è al lavoro per identificare le persone che hanno eseguito il ‘saluto romano’ durante la manifestazione. Gli agenti stanno esaminando i video della commemorazione per individuare coloro che hanno mostrato comportamenti considerati apologetici del fascismo. Questo tipo di simbolismo è stato al centro di dibattiti e controversie in Italia, dove la memoria storica del fascismo è un tema sensibile. Le autorità pubbliche, infatti, monitorano attentamente manifestazioni di questo tipo per prevenire il diffusione di ideologie ritenute pericolose e per tutelare i principi democratici.
La presenza di circa 1.300 persone indica che l’evento continua a richiamare un certo supporto all’interno della destra radicale, nonostante le polemiche. La scelta di commemorare questi eventi storici è parte di una strategia politica e culturale che mira a mantenere viva la memoria di figure e ideologie legate al passato fascista, in un contesto in cui la società italiana si trova divisa sulle questioni legate alla storia e alla politica. L’attenzione della Digos evidenzia la preoccupazione delle autorità per possibili violazioni delle leggi che regolano il glorificare il fascismo e simili comportamenti.
In conclusione, l’evento di Via Acca Larentia non è solo una commemorazione ma rappresenta anche un momento di riflessione sulle tensioni politiche attuali in Italia. Le indagini della Digos mirano a garantire che tali manifestazioni non si traducono in atti di violenza o nel rafforzamento di ideologie estremiste.