Questa mattina, dopo le 7, una grande nube nera è comparsa alla periferia di Taranto, visibile da tutta la città e causando preoccupazione nei cittadini. L’incendio è legato a ingenti carichi di materiali importati dalla Cina, stoccati in un capannone vicino all’area portuale, in previsione delle festività natalizie. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono accorse sul luogo per domare il rogo.
Fonti dell’Arpa Puglia confermano che l’incendio ha coinvolto un capannone di grandi dimensioni, utilizzato per lo stoccaggio di materiali, e ha pesantemente danneggiato il tetto, che è a rischio crollo. Si ritiene che la proprietà del capannone appartenga a un’azienda di importazione, e all’interno ci sarebbero principalmente decorazioni natalizie. Le fonti dell’Agenzia per l’ambiente hanno informato che verranno effettuate misurazioni ambientali, sottolineando che i fumi prodotti dall’incendio non sono salubri. È stato consigliato ai cittadini di non esporsi al fumo nero e di chiudere le finestre delle proprie abitazioni in presenza della coltre di fumo, in quanto i fumi sono tossici, derivanti dalla combustione di plastiche.
È stata richiesta l’assistenza di un Canadair per spegnere le fiamme, ma prima sarà necessario ridurre la densità di fumi per consentire l’intervento aereo. Le fonti hanno inoltre riferito che i vigili del fuoco stanno incontrando difficoltà ad accedere al capannone, poiché la copertura è instabile e potrebbe crollare in qualsiasi momento. La nube di fumo si sta spostando verso un’altra zona della città, in direzione della borgata di San Vito, dove si trova una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria. I dati relativi alle polveri e agli inquinanti gassosi verranno analizzati in tempo reale per garantire la sicurezza dei cittadini.
La situazione resta sotto osservazione, mentre le autorità cercano di contenere l’incendio e di gestire le conseguenze ambientali. La comunità è stata avvertita riguardo ai possibili rischi e alle misure preventive da adottare per proteggere la salute pubblica.