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domenica, 24 Novembre, 2024
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Influenza: Vaccini autorizzati, categorie a rischio e tempistiche di somministrazione

Con l’arrivo dell’inverno, l’influenza stagionale si ripresenta come una preoccupazione per la salute pubblica, in particolare per le categorie più vulnerabili. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato diversi vaccini per la stagione 2024-2025, aggiornati annualmente in base alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questi vaccini mirano a proteggere contro i ceppi virali che si prevede circoleranno, contribuendo così a ridurre il rischio di complicazioni gravi.

L’Oms fornisce ogni anno raccomandazioni sui ceppi da includere nei vaccini, basate sull’analisi delle varianti circolanti. Per la stagione 2024-2025, sono stati selezionati ceppi virali di tipo A e B, assicurando così una protezione efficace. L’Aifa ha autorizzato otto diversi vaccini, adatti a varie fasce d’età e categorie di rischio, tra cui:

  1. Efluelda Tetra: per adulti dai 60 anni.
  2. Fluarix Tetra: per bambini da 6 mesi in su.
  3. Influvac S e Influvac S Tetra: per adulti e bambini da 6 mesi.
  4. Vaxigrip Tetra: per donne in gravidanza e bambini.
  5. Fluad Tetra: un vaccino adiuvato per over 50.
  6. Flucelvax Tetra: prodotto tramite colture cellulari, per bambini da 24 mesi.
  7. Fluenz: spray nasale per bambini e adolescenti.

La vaccinazione è particolarmente raccomandata per alcuni gruppi ad alto rischio, quali:

  • Persone di età pari o superiore ai 60 anni.
  • Donne in gravidanza e nel periodo post-partum.
  • Bambini da 6 mesi a 6 anni.
  • Soggetti con malattie croniche.
  • Ospiti di strutture di lungodegenza.
  • Operatori sanitari e socio-assistenziali.

Ogni regione italiana gestisce le campagne vaccinali in modo autonomo, determinando quali vaccini saranno disponibili localmente. Si raccomanda di iniziare la vaccinazione a ottobre, per garantire che la protezione sia attiva prima del picco influenzale, che di solito si verifica tra dicembre e gennaio. È fondamentale sottolineare che la protezione del vaccino richiede circa due settimane per svilupparsi, rendendo cruciale la tempistica della vaccinazione per una protezione ottimale durante i mesi invernali.

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