La vitamina D è oggetto di crescente attenzione per il suo impatto sulla salute, in particolare per quanto riguarda il sistema immunitario, la salute ossea e la funzione cardiometabolica. Numerosi studi indicano che l’integrazione di vitamina D può migliorare importanti parametri relativi alla salute cardiovascolare, come pressione sanguigna, colesterolo e regolazione dell’insulina. Un recente meta-studio, che ha raccolto dati da 99 studi clinici con oltre 17.000 partecipanti, suggerisce che un’assunzione giornaliera di circa 3.320 Unità Internazionali (UI) di vitamina D può portare a significativi benefici, riducendo la pressione sanguigna sia sistolica che diastolica, nonché il colesterolo totale.
In particolare, l’ipertensione è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari. L’integrazione di vitamina D può contribuire a un abbassamento della pressione, mentre i livelli elevati di colesterolo “cattivo” (LDL) sono collegati a patologie come l’aterosclerosi. Il meta-studio ha evidenziato il potenziale della vitamina D nel migliorare la salute vascolare e nel ridurre il rischio di complicazioni cardiache. Inoltre, l’integrazione di vitamina D ha dimostrato effetti positivi anche sulla gestione della glicemia e dell’insulina, con una riduzione dei livelli di emoglobina A1C, glucosio a digiuno e insulina, suggerendo un miglioramento della sensibilità insulinica.
Uno degli aspetti rilevanti è la variabilità dei risultati in base a demografia ed età, con maggiori benefici riscontrati in individui non occidentali, con carenze di vitamina D e over 50. Spesso, le persone con pelle più scura o in regioni con bassa esposizione solare traggono maggiori vantaggi dall’integrazione.
Tuttavia, nonostante le evidenze promettenti, l’integrazione di vitamina D potrebbe non essere una soluzione universale per la salute cardiometabolica. I benefici sono più evidenti in coloro con carenze preesistenti e l’integrazione va personalizzata in base a valutazioni individuali dei livelli di vitamina D. La dose di 3.320 UI al giorno è moderata e le necessità variano secondo età, peso e esposizione solare. Infine, l’integrazione di vitamina D è solo un supporto aggiuntivo e non deve sostituire uno stile di vita sano che include una dieta equilibrata e attività fisica regolare.