24 Settembre 2024

Intelligenza Artificiale al Servizio dell’Archeologia Marina: Scoperte con Forma Maris

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Il workshop “FORMA MARIS. Sistemi per la conoscenza e la mappatura del patrimonio subacqueo” si svolgerà il 5 e 6 settembre a Lecce, voluto dall’Università del Salento in collaborazione con la Fondazione Leonardo e la Marina Militare. Questo evento mira a esplorare il ruolo delle tecnologie subacquee nell’archeologia e nella conservazione del patrimonio sommerso. Gli abissi marini, infatti, rivestono una crescente importanza nel dibattito geopolitico, custodendo risorse minerarie, linee di comunicazione essenziali e contribuendo all’ecosistema.

Vincenzo Pisani, Coordinatore dei Progetti di Ricerca della Fondazione Leonardo, sottolinea come l’intelligenza artificiale (AI) possa supportare l’individuazione di relitti e siti archeologici grazie a tecnologie avanzate come la fotogrammetria subacquea e i droni, che permettono la mappatura di fondali altrimenti inaccessibili. Queste innovazioni rendono il patrimonio subacqueo accessibile non solo ai professionisti, ma anche al pubblico, attraverso modelli 3D e esperienze immersive.

Oltre alle sfide dell’archeologia, gli abissi rappresentano un tema di rilevanza geopolitica. La sicurezza delle infrastrutture sottomarine, come nel caso dei sabotaggi delle condotte Nord Stream, evidenzia come le questioni di accesso e sfruttamento delle risorse marine influiscano sugli equilibri internazionali. Infatti, oltre il 99% del traffico internet globale passa sotto i mari, sottolineando l’importanza economica delle vie marittime e delle risorse sottomarine.

La Blue Economy, che genera annualmente ricavi per circa 5.200 miliardi di USD, è un pilastro cruciale dell’economia globale. Tuttavia, in Italia, si sta solo recentemente riconoscendo questo potenziale. Eventi come l’inaugurazione del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea e la creazione del Piano del Mare rappresentano passi importanti per promuovere l’innovazione e la regolamentazione delle attività subacquee.

Il dibattito sull’economia subacquea si intreccia con quello dell’economia spaziale, poiché entrambe le aree sono strategiche e interconnesse. Attraverso satelliti come Copernicus, si possono raccogliere dati per il monitoraggio ambientale, evidenziando l’importanza di un approccio integrato. Attualmente, in Italia si sta lavorando per stabilire regolamentazioni adeguate per entrambi i settori, riconoscendo la necessità di normare l’accessibilità e la responsabilità legate a queste risorse preziose.

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