22 Settembre 2024

Inter e Milan abbandonano il progetto di ristrutturazione di San Siro

L’incontro tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e i club calcistici Inter e Milan si è concluso dopo circa un’ora, con importanti sviluppi riguardo al futuro dello stadio San Siro. Durante l’incontro, Sala ha comunicato che le due squadre non intendono procedere con il progetto di ristrutturazione del Meazza elaborato da WeBuild. Invece, hanno deciso di concentrare i loro sforzi sulla rifunzionalizzazione di San Siro, che deve ospitare la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi del 2026 e gli Europei di calcio nel 2032. Tuttavia, l’obiettivo principale resta la vendita dello stadio alle due squadre e, soprattutto, la costruzione di un nuovo stadio nell’area attuale.

Sala ha evidenziato il forte accordo e l’unità di intenti tra Inter e Milan, considerandola una notizia positiva. I club hanno condotto approfondite analisi di fattibilità tecnica ed economica per valutare la possibilità di ristrutturare San Siro, partendo dal progetto di WeBuild e esplorando opzioni realistiche. Tuttavia, dopo attente valutazioni, hanno concluso che la ristrutturazione non è praticabile, o perlomeno non lo è a costi accettabili. Di conseguenza, non considerano più l’ipotesi di ristrutturare San Siro come realistica, contrariamente a quanto ipotizzato nei mesi scorsi.

Dunque, i club hanno deciso di tornare all’idea originale del 2019 riguardo alla costruzione di un nuovo stadio nell’area di San Siro. Questa scelta riflette una strategia che mira non solo a ottimizzare l’esperienza degli spettatori e gli aspetti logistici legati agli eventi futuri, ma anche a garantire una sostenibilità economica per entrambe le squadre nel lungo termine.

Le nuove direzioni intraprese dalle due squadre evidenziano la loro determinazione a creare un impianto moderno e funzionale, in grado di rispondere alle esigenze del calcio contemporaneo. La questione del nuovo stadio si presenta così come una priorità strategica nel contesto sportivo milanese, confermando la necessità di formulare piani adeguati che possano sostenere la crescita e la competitività delle due storiche società calcistiche.

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