L’Inter e il Milan sono coinvolti in un’inchiesta sportiva riguardante il caso ultras, che potrebbe portare a severe conseguenze per i due club. Attualmente, la Procura di Milano sta conducendo le indagini, mentre la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) deve ancora avviare il proprio procedimento, in attesa di ricevere gli atti non coperti da segreto istruttorio. La lettura dei documenti da parte della Figc aiuterà a comprendere i rischi sportivi per Inter e Milan, ma al momento le opinioni su possibili sanzioni sono molteplici.
L’avvocato Paco D’Onofrio ha commentato la situazione, escludendo penalizzazioni dirette per le società, ma avvertendo che il rischio di severe sanzioni esiste. Ha specificato che, in caso di comportamenti non attivi da parte dei tesserati, le penalizzazioni potrebbero essere evitate, pur mostrando preoccupazione per eventuali squalifiche. Egli ha citato come precedente la squalifica di Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, in quanto caso esemplare di sanzione sportiva significativa.
D’Onofrio ha sottolineato che l’impatto di eventuali sanzioni sarebbe diverso tra i dirigenti e i tesserati, con i dirigenti che potrebbero ricevere pene più severe rispetto a calciatori e allenatori. Inoltre, ha affermato che se l’indagine portasse a una sanzione, ci si aspetta una multa per le società, accusate di aver omesso controlli piuttosto che di aver collaborato attivamente con i comportamenti illeciti.
Tuttavia, la situazione diventerebbe notevolmente più seria se emergessero prove di complicità da parte delle società, il che comporterebbe sanzioni più pesanti. La situazione è ancora in fase di valutazione, e tutto dipende dagli atti che saranno trasmessi al procuratore Chiné e dagli esiti delle sue indagini. In conclusione, i club devono navigare in acque turbolente, con l’incertezza su quali potrebbero essere le conseguenze finali dell’inchiesta.