Nella puntata di “Quarto Grado” del 20 settembre 2023, è stata trasmessa un’intervista esclusiva con Filippo Turetta, confesso responsabile della morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. A pochi giorni dall’inizio del processo, il programma ha mostrato estratti di un interrogatorio di circa sette ore avvenuto il 1° dicembre 2023 nel carcere di Montorio a Verona. Le immagini, diffuse per la prima volta, rivelano un Turetta visibilmente dimagrito e con un comportamento inquietante: mai una lacrima, lo sguardo spesso basso, e lunghe pause nel racconto.
Durante l’interrogatorio, Turetta ha descritto dettagli inquietanti dell’omicidio. Ha raccontato di come, durante il tragitto da Vigonovo a Fossò, Giulia abbia cercato di liberarsi e di urlare. In risposta, ha ammesso di averle messo della scotch in bocca e di aver preso un coltello. Dopo che Giulia è scesa dall’auto e ha tentato di scappare, Turetta l’ha inseguita e, dopo averla raggiunta, ha iniziato a colpirla con il coltello, descrivendo i colpi inflitti al collo, alle spalle e al viso, senza mostrare segni di rimorso.
Turetta ha rivelato di aver gettato il coltello e il telefono di Giulia dopo l’omicidio, ammettendo di aver capito solo in seguito la gravità delle sue azioni, osservando il sangue e cercando disperatamente un luogo isolato per nascondere il corpo o per suicidarsi. Ha descritto una fuga che lo ha portato fino a una strada diretta verso Salisburgo e Monaco. Ha viaggiato senza soste, non mangiando e vivendo solo di snack trovati in auto.
L’atteggiamento di Turetta, le sue parole e i suoi silenzi hanno suscitato forte inquietudine tra gli inquirenti. Quando gli è stato chiesto se avesse mai pensato di far trovare il corpo, ha tentato di giustificare il suo comportamento, rendendo difficile credere che la sua intenzione fosse quella di farlo ritrovare. Alla fine, ha confessato di essere andato alla stazione di servizio nella speranza di chiedere aiuto, ma si è poi fermato per chiedere di essere arrestato.
Questo drammatico resoconto solleva interrogativi sullo stato psicologico del giovane e sul contesto dell’evento tragico, offrendo uno sguardo inquietante su un crimine che ha scosso profondamente la comunità.