La sorella di Manuel Mastrapasqua, vittima di un accoltellamento a Rozzano, racconta i dettagli della tragica serata. Manuel stava tornando a casa dopo il lavoro, utilizzando i mezzi pubblici. Poco prima di essere attaccato, ha inviato un messaggio audio alla sua fidanzata. La notizia della sua morte è giunta poco dopo.
Secondo i familiari, il giovane era un ragazzo tranquillo e senza particolari problemi. L’episodio violento ha scosso la comunità di Rozzano, che si è stretta attorno alla famiglia Mastrapasqua. La sorella ha dichiarato che il gesto che ha portato alla morte di Manuel è incomprensibile e ha chiesto giustizia per il fratello. Dalle prime indagini, risulta che l’aggressione sia avvenuta per motivi futili, con l’assenza di legami precisi tra la vittima e l’aggressore.
Nonostante il suo valore affettivo e simbolico, la sorella ha sottolineato come l’aggressione sia stata scatenata per un oggetto di poco valore, in particolare le cuffie che Manuel portava con sé. Questo dettaglio ha messo in evidenza la crudeltà dell’atto, avvenuto in un contesto in cui la vita di una persona è stata messa in pericolo per motivi banali.
Le autorità stanno continuando le indagini per risalire all’aggressore, mentre la comunità locale si riunisce per commemorare Manuel e per chiedere una maggiore sicurezza nella zona, in modo che episodi simili non si ripetano in futuro. La sorella ha espresso la sua frustrazione nei confronti della situazione attuale, evidenziando la necessità di un cambiamento nelle politiche di sicurezza pubblica e nella prevenzione della violenza.
La tragedia di Manuel Mastrapasqua colpisce non solo la sua famiglia, ma anche tutti i cittadini di Rozzano e oltre, creando un clima di paura e incertezze. La richiesta di giustizia per Manuel si accompagna anche a un appello per una riflessione più ampia sui temi della violenza nella società contemporanea. La sorella chiude il suo intervento sottolineando l’importanza del ricordo di Manuel e l’amore che la famiglia porterà sempre nel cuore per lui.