Negli ultimi decenni, gli italiani hanno cambiato significativamente le loro preferenze riguardo agli investimenti. Tradizionalmente, l’immobiliare era considerato l’investimento più sicuro, specialmente durante il boom economico tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60. Anche dopo una crisi del settore negli anni ’70, l’acquisto di case è rimasto popolare fino agli anni ’90. Tuttavia, l’introduzione dell’euro agli inizi degli anni 2000 ha portato a tassi di interesse bassi sui mutui, stimolando inizialmente la domanda per le abitazioni, ma contribuendo a una successiva saturazione del mercato.
La crisi finanziaria globale del 2008 ha avuto un impatto negativo, causando una riduzione dei prezzi degli immobili e delle transazioni. Da quel momento, gli italiani hanno iniziato a diversificare i loro investimenti, spostandosi verso opzioni meno rischiose come i fondi comuni e i titoli di Stato. Secondo le indagini condotte dalla Banca d’Italia e dall’ISTAT, gli italiani ora preferiscono investimenti più sicuri, come certificati di deposito e buoni fruttiferi. Circa il 50% degli investitori opta per questi strumenti conservativi, mentre un terzo investe in fondi comuni.
Dopo un lungo periodo di crisi, i titoli di Stato hanno riacquistato interesse, attirando circa il 18% degli investitori. Investimenti più rischiosi come azioni e obbligazioni bancarie sono molto meno popolari. Anche se il mercato immobiliare continua a interessare circa il 23% degli italiani, le criptovalute stanno guadagnando terreno, con quasi quattro milioni di italiani che già investono in questo settore.
L’analisi dei dati mostra chiaramente una preferenza per la sicurezza del capitale tra gli investitori italiani. La maggior parte di loro adotta un approccio conservativo, cercando stabilità e rendimenti certi, piuttosto che optare per strategie speculative. Un’indagine condotta dall’Osservatorio Investitori di CNP Vita Assicura ha confermato che il 38% degli italiani considera la sicurezza del capitale come la priorità negli investimenti, seguita da garanzie su rendimenti fissi (23%). Le polizze assicurative risultano essere il prodotto d’investimento più popolare, sottolineando una tendenza generale verso la cautela e la protezione economica.