sabato, Ottobre 5, 2024
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IOSONOVULNERABILE – Fallire è un Trionfo, l’Arte di Amare l’Errore

È stato inaugurato all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi il progetto artistico “iosonovulnerabile”, un percorso performativo a cura di Sergio Mario Illuminato, visibile fino al 29 novembre. Presente in Francia l’intero team italiano che ha dato vita a questo progetto, giunto alla sua seconda tappa dopo la ricerca all’exCarcere Pontificio di Velletri. Il direttore dell’Istituto, Antonio Calbi, ha descritto il progetto come un’espressione autentica dell’arte contemporanea, che affronta la violenza e la complessità della società attuale. Le opere esposte, tra cui fotografie delle celle e oggetti recuperati dalla prigione, rappresentano un profondo lavoro sulla memoria e sull’assenza, invitando i visitatori a interagire e riflettere sul tempo che trasforma.

Durante l’evento, sono intervenuti Carlo Siciliano, rappresentante dell’Ambasciatrice italiana, e l’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, sottolineando il valore creativo e transdisciplinare del progetto. La dott.ssa Alessandra Maria Porfidia ha condiviso che la ricerca è basata su un concetto di arte etica e sostenibile, utilizzando materiali che portano i segni della vita all’interno del carcere. Gli studenti coinvolti hanno creato un gioco interattivo, lo shangai, come strumento per coinvolgere gli spettatori.

Sergio Mario Illuminato ha poi illustrato la filosofia del progetto, partendo dalla storia del carcere e descrivendo come gli artisti abbiano vissuto e documentato l’esperienza. Illuminato ha parlato della vulnerabilità come atteggiamento morale, enfatizzando l’importanza di reinterpretare i momenti drammatici vissuti dai prigionieri. In questa luce, l’arte diventa un modo per comunicare e comprendere il linguaggio dei corpi in spazi di sofferenza.

Nella conferenza è stato presentato il cortometraggio “Vulnerare”, che affronta il legame tra cervello e cuore, dimostrando come ogni errore e fragilità possa nutrire la crescita personale. La mostra “iosonovulnerabile” include installazioni e fotografie, visibili nel giardino dell’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto. Il progetto esplora la vulnerabilità come un elemento fondamentale della condizione umana, stimolando un dialogo profondo tra arte e società.

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