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giovedì, 14 Novembre, 2024
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Ironia e Critica: Verso l’Elite Progressista

Dai “socialisti allo champagne” ai “comunisti col rolex”, l’espressione “sinistra al caviale”, utilizzata da Giorgia Meloni per criticare le opposizioni, rappresenta solo un esempio di epiteti ironici con una lunga storia nel linguaggio politico. Questi termini si riferiscono all’élite progressista che, vivendo nel lusso, avrebbe tradito il movimento dei lavoratori. In Gran Bretagna, l’espressione “champagne socialist” emerse alla fine del XIX secolo e colpì il movimento del New Labour di Tony Blair. In Oceania, il termine “socialista chardonnay” si è diffuso per descrivere la classe alta associata a tale vino.

Negli Stati Uniti, i “limousine liberal” e “Hollywood liberal” identificano coloro che, pur dichiarandosi di sinistra, conducono una vita agiata. In Spagna, l’espressione “izquierda caviar” è usata per descrivere i politici di sinistra che vivono nel lusso, mentre in francese si utilizza “gauche caviar” o “bobos”. In Germania, il termine è “salonsozialist”. In Italia, l’uso dell’inglese “radical chic” è aumentato negli ultimi decenni, specialmente tra i politici di centrodestra, ed è stata recentemente rispolverata l’espressione “sinistra al caviale”.

Nel dibattito italiano, Fausto Bertinotti fu associato dalla stampa alla “sinistra in cachemire”, mentre Massimo D’Alema, esponente del PCI-PDS-DS, viene spesso deriso per possedere una barca, un simbolo considerato poco consono a un politico di sinistra. L’espressione “partito della ztl” è stata coniata nel 2018 da un consigliere toscano del Pd, alludendo a coloro che possono ancora vivere nei centri storici, le “zone a traffico limitato”.

La politica italiana è anche ricca di metafore gastronomiche. Il “patto della crostata” è stata un’accordo informale sulle riforme costituzionali tra D’Alema e altri leader, mentre i “cannoli di Totò Cuffaro” richiamano un episodio del 2008, quando il governatore condannato per favoreggiamento festeggiava con dei dolci in mano. Infine, c’è il “patto dell’arancino”, un accordo tra Berlusconi, Salvini e Meloni nel novembre 2017, ripreso in una trattoria di Catania, evidenziando l’uso di metafore legate alla cucina per descrivere alleanze politiche.

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