Ita ha concluso un accordo con Lufthansa dopo intensi negoziati, permettendo alla compagnia aerea italiana di avanzare verso una fusione con il colosso tedesco. L’intesa, siglata giusto in tempo per rispettare i termini stabiliti da Bruxelles, è il frutto di un lungo e complesso processo che ha visto il Ministero dell’Economia italiano (Mef) resistere alle richieste di una riduzione del prezzo da parte di Lufthansa. Il Mef ha rifiutato di sottostare a “ricatti” e ha mantenuto le condizioni economiche stabilite nel contratto di alleanza firmato a luglio 2023.
L’accordo prevede un investimento complessivo da 829 milioni di euro da parte di Lufthansa per ottenere il controllo della nuova compagnia, nata dalle ceneri di Alitalia. Durante le ultime fasi delle trattative, i tedeschi hanno modificato la loro posizione, riducendo le pretese sul prezzo e rinunciando a dilazionare l’acquisto del 49% di Ita. L’accordo finale è stato elaborato dalla squadra del direttore generale del dipartimento dell’Economia, Marcello Sala, che ha lavorato per ristabilire la fiducia tra le parti.
Dopo la firma degli impegni, i documenti sono stati inviati all’Antitrust europeo, includendo contratti volti a garantire la concorrenza in mercati considerati critici, come quelli contro Easyjet e Air France. Questa mossa è stata apprezzata dall’Unione Europea, che si prevede darà l’approvazione finale entro la fine di novembre. Nonostante le difficoltà, Bruxelles ha mantenuto una visione positiva sul rispetto degli impegni presi con Roma e Francoforte.
La commissaria europea per l’Antitrust, Margrethe Vestager, avrà il compito di esaminare il pacchetto di impegni e concedere il via libera, il quale segnerà uno degli ultimi atti della sua era. Successivamente, Lufthansa entrerà nel consiglio di Ita, e l’amministratore delegato Carsten Spohr ha fatto intendere che l’alleanza dovrebbe diventare operativa all’inizio del 2025. L’accordo rappresenta una tappa significativa per il futuro di Ita e del panorama aereo europeo.