L’Italia è descritta come un Paese con un grande appetito ma senza denti, un’affermazione che risale a Bismarck e che si rivela stillata attuale. Oggi, l’ipocrisia nel linguaggio politico tende ad omettere la dura realtà. Recentemente, la Presidente del Consiglio ha affermato che la Cina non ha interesse a sostenere la Russia, per poi presentare un piano di cooperazione triennale subito dopo. Questo ha suscitato interrogativi sulla presa di consapevolezza della leadership italiana.
Alla nomina di Raffaele Fitto in Europa è stata attribuita un’eccessiva enfasi, ma in fondo i risultati reali delle politiche economiche sono miseri, con dati dell’Istat che parlano di poche variazioni significative. Non esistono riforme strutturali efficaci e Bankitalia ha lanciato allarmi sui conti pubblici. L’ottimismo del governo è ingannevole, e le affermazioni di “stare facendo la storia” da parte della Meloni hanno suscitato scetticismo.
Il governo appare piuttosto inefficace, incapace di realizzare riforme mentre si muove nella routine amministrativa senza creare cambiamenti sostanziali. La retorica politica sembra stagnante, bloccata in un passato risalente agli anni ‘70. Fratelli d’Italia resiste nei sondaggi forse per l’incertezza degli elettori di destra, che continuano a cercare un’alternativa valida senza successo.
La mancanza di strategie e idee porta a definire l’attuale governo quello delle “caselle vuote”, che indicano l’assenza di leadership e di una direzione chiara. Le conseguenze di queste “caselle vuote” si traducono in una marginalità politica, dove l’Italia sembra incapace di influire nei processi internazionali, esacerbando la difficoltà di far fronte a questioni cruciali.
In politica estera, la Meloni cerca di posizionarsi come un attore chiave, ma senza la statura adeguata per mantenerlo, specialmente di fronte a figure estremiste come Salvini. Questo governo, come altri prima di esso, mostra divisioni significative, rendendo difficile la gestione di situazioni complesse nel panorama internazionale.
Alcuni esponenti sostengono che le caselle vuote garantiscano la stabilità di un governo, confondendo l’agire politico per il bene pubblico con il tornaconto personale. In questo scenario, la Presidente cerca di affrontare problemi interni che richiederebbero una maggiore coesione e una visione strategica chiara per il futuro.