L’incontro tra il premier britannico Keir Starmer e la premier italiana Giorgia Meloni si è svolto a Roma e ha avuto una durata superiore alle aspettative, protrattosi per circa 30 minuti. I due leader si sono confrontati in un faccia a faccia, seguito da una passeggiata nel parco di villa Pamphili e un pranzo di lavoro. Starmer ha espresso l’intenzione di collaborare con l’Italia per contrastare il traffico di migranti e ha sottolineato che è fondamentale impedire alle persone di intraprendere viaggi pericolosi, richiamando l’attenzione sui tragici naufragi che si verificano nel Mediterraneo e nella Manica.
Starmer ha evidenziato i progressi significativi che l’Italia ha fatto nella gestione dell’immigrazione irregolare, parlando di un calo del 60% degli sbarchi via mare nell’ultimo anno grazie alla rigorosa applicazione delle leggi e alla cooperazione internazionale. Il premier britannico ha annunciato che il governo adotterà un approccio internazionale per affrontare questa sfida globale e ha ribadito l’importanza di collaborare con paesi di origine migratoria.
Più in generale, il cambio di governo a Londra non sembra aver modificato l’approccio congiunto tra Italia e Regno Unito riguardo l’immigrazione. Starmer, eletto a luglio, ha mantenuto un focus sulla lotta contro l’immigrazione irregolare, in linea con la precedente amministrazione conservatrice. Durante la sua visita, ha anche discusso dell’accordo tra Italia e Albania per l’accoglienza di richiedenti asilo, firmato nel novembre precedente.
In risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti l’immigrazione, il governo britannico ha annunciato la creazione di un comando di polizia d’élite per la sicurezza alle frontiere. Tale comando, guidato da Martin Hewitt, avrà il compito di coordinare le indagini su reti criminali legate all’immigrazione. Questa iniziativa rappresenta un’alternativa al piano Ruanda, annullato da Starmer a causa di costi elevati e incertezze riguardo la sua efficacia.
Infine, mentre Starmer si trovava a Roma, alcuni deputati dell’opposizione e ong hanno criticato le sue politiche, accusandolo di voler replicare i piani dell’estrema destra italiana per gestire l’immigrazione.