Klaus-Michael Kühne è attualmente considerato l’uomo più ricco della Germania, con un patrimonio di circa 44 miliardi di euro secondo Forbes. Nato nel 1937, è presidente onorario di Kühne + Nagel, una tra le più grandi aziende di logistica a livello globale. Nonostante il suo successo, la sua storia familiare è marcata da un oscuro capitolo dell’era nazista. Un’inchiesta di Vanity Fair ha rivelato come la sua famiglia abbia beneficiato durante quel periodo storico.
La fortuna di Klaus-Michael Kühne ha inizio nel 1933, dopo l’ascesa di Adolf Hitler, quando i fratelli Kühne decisero di espellere il loro socio ebreo, Adolf Maas, dalla società, senza alcun risarcimento, in linea con la politica nazista di “arianizzazione”. Tra il 1942 e il 1944, la famiglia si arricchì ulteriormente organizzando il trasporto dei beni confiscati a circa 70mila famiglie ebree deportate nei campi di concentramento. L’operato della famiglia si estese anche oltre i confini tedeschi, coinvolgendo Olanda, Belgio e Francia.
Secondo lo storico Frank Bajohr, la famiglia Kühne sarebbe inoltre stata coinvolta nella fornitura di Zyklon B, il gas letale utilizzato nelle camere a gas, associazione che ha pesato sulla reputazione della famiglia. Nonostante queste ombre, nel 1958, a soli 21 anni, Klaus-Michael Kühne ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, riuscendo a trasformarla in un gigante della logistica.
Oggi, malgrado il passato controverso della sua famiglia, Kühne ha ammesso le colpe dei suoi antenati, risarcendo le comunità ebraiche. Ha scelto di vivere in Svizzera e, oltre alla sua attività con Kühne + Nagel, ricopre il ruolo di presidente della squadra di calcio dell’Amburgo. Nonostante ciò, mantiene un forte rispetto per la figura paterna, testimoniato dal vandalismo subito dalla tomba del padre, riportante la scritta “Nazi-Kapital”.
In sintesi, la vita di Klaus-Michael Kühne è un intreccio di successi aziendali e un passato familiare controverso, che continua a sollevare interrogativi e discussioni riguardo l’eredità del regime nazista in Germania e il modo in cui i discendenti affrontano tali eredità.