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domenica, 12 Gennaio, 2025
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La Cassazione conferma la nostra posizione

“I centri” per i migranti in Albania “sono pronti e saranno molto utili per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione a chi ne ha diritto, ma soprattutto del rimpatrio di chi non ne ha diritto.” Queste sono le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al Corriere della Sera. Piantedosi ha sottolineato la fiducia nella giustizia italiana, in seguito a una sentenza della Cassazione che ha confermato la possibilità di riattivare i centri per i migranti, la cui valutazione inizierà in occasione del vertice in corso. Il ministro ha anche espresso la convinzione che la Corte europea non possa predisporre una decisione contraria a quella della Cassazione, che non impedirebbe l’attuazione del progetto.

Piantedosi ha inoltre commentato l’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms, affermando che questa non influenzerà la politica del governo sull’immigrazione. Secondo lui, la linea del governo è guidata dal voto degli elettori e dalla necessità di affrontare l’immigrazione irregolare. Le Ong hanno protestato, sostenendo di essere ostacolate nei salvataggi in mare, ma il ministro ha dichiarato che tali affermazioni sono false e offensive, sottolineando l’impegno delle unità navali italiane.

In vista dell’imminente apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo, Piantedosi ha assicurato massimo allerta e mobilitazione delle forze di sicurezza, sottolineando l’efficacia del sistema di prevenzione attuato in Italia. Riguardo alle ambizioni di Salvini di tornare al Viminale, Piantedosi ha detto che Salvini ha fatto un ottimo lavoro durante il suo mandato e che le critiche alla sua figura sono infondate.

Il governo, invece, intende riprendere a gennaio i trasferimenti dei migranti nei centri in Albania. Oggi è in corso un vertice a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni e altri esponenti del governo, in cui la Meloni ha evidenziato come la Cassazione abbia confermato il diritto dei governi a stabilire quali siano i Paesi sicuri. Inoltre, ha precisato che i giudici possono esaminare i singoli casi, ma non possono ignorare la normativa interna riguardante la sicurezza dei Paesi.

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