La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo di Benno Neumair, respingendo l’appello della difesa, che sosteneva la non imputabilità del suo assistito. Neumair, 33 anni, è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio dei genitori, Peter Neumair, di 63 anni, e Laura Perselli, di 68 anni. I crimini sono avvenuti il 4 gennaio 2021 nel loro appartamento a Bolzano, dove Neumair ha strangolato entrambi i genitori, per poi caricarne i corpi nel bagagliaio dell’auto di famiglia e gettarli nel fiume Isarco. La condanna include anche l’obbligo di risarcire 5 mila euro per le spese legali.
Il duplice omicidio è stato inizialmente scoperto grazie a Madé Neumair, la sorella di Benno, che sospettando del fratello ha allertato i carabinieri. Questo ha dato inizio a una vasta operazione di ricerca che ha incluso l’abbassamento del livello dell’acqua del fiume e la chiusura delle dighe a monte. Il corpo della madre è stato ritrovato il 6 febbraio 2021 vicino a Egna, mentre quello del padre è stato scoperto il 27 aprile 2021 a Trento.
Benno Neumair era stato già condannato all’ergastolo il 19 ottobre 2022, con sentenza confermata in appello il 30 ottobre 2023. La Corte d’assise d’appello ha sottolineato la gravità dei crimini, ribadendo l’assenza di elementi che potessero giustificare una condanna meno severa. La decisione della Corte di Cassazione rappresenta un importante tassello nella chiusura di un caso che ha profondamente colpito la comunità di Bolzano e continua a suscitare notevole attenzione mediatica.
Il caso di Benno Neumair ha suscitato grande scalpore, sia per l’atrocità dei crimini commessi sia per le dinamiche familiari coinvolte. La conferma della condanna all’ergastolo è vista come una risposta da parte della giustizia italiana a un delitto che ha scosso l’opinione pubblica e posto interrogativi sulle relazioni familiari e sulla salute mentale. Neumair, ora in carcere, affronterà la pena senza possibilità di revisione.