La disponibilità finanziaria per modificare la Legge di Bilancio in Parlamento resta fissata a 120 milioni di euro, rendendo inutili i tentativi di maggioranza e opposizione di ampliare i fondi a disposizione. La Legge di Bilancio, che ha un valore di circa 30 miliardi di euro, è attualmente oggetto di revisione da parte della Commissione Bilancio della Camera, la quale sta esaminando i primi 600 emendamenti presentati. Questo processo rappresenta solo una prima fase di selezione.
In tema fiscale, il governo punta a realizzare un taglio strutturale del cuneo fiscale e intende ridurre le tasse per la classe media. Il viceministro Leo ha confermato le intenzioni della riforma, ma per abbassare l’aliquota Irpef dal 35 al 33 per cento sarà necessario aumentare il gettito fiscale. Le entrate attese dal concordato con le partite IVA dovrebbero arrivare solo il 12 dicembre, ma non si esclude l’adozione di un decreto ad hoc nel mese di gennaio.
Per quanto riguarda la scuola, l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia per un bonus destinato alle famiglie con ISEE sotto i 40mila euro per gli studenti delle scuole paritarie è stato ritirato. Tuttavia, resta in vigore un emendamento simile presentato da Noi Moderati. La Lega, dal canto suo, si sta concentrando sulle modifiche relative a sicurezza e pensioni.
Tra le richieste dell’opposizione, il Partito Democratico ha sollevato la questione delle modifiche riguardanti la sanità. Inoltre, insieme al Movimento 5 Stelle, hanno presentato un emendamento che propone l’introduzione di un salario minimo per legge.
Nel complesso, il processo di revisione della Legge di Bilancio sembra caratterizzato da tensioni politiche e divergenze su questioni fondamentali come il fisco, la scuola e la sanità, con proposte che cercano di rispondere alle necessità di diverse fasce della popolazione italiana, ma che si scontrano con i vincoli di bilancio e la necessità di reperire ulteriori fondi.
