Durante un dibattito al Consiglio Regionale Veneto sulla creazione di un Osservatorio contro la violenza sulle donne, la consigliera della Lega, Silvia Cestaro, ha condiviso la sua esperienza personale di violenza subita da giovane, suscitando forte emozione nell’aula. La Cestaro ha spiegato di aver riflettuto a lungo prima di portare avanti il suo intervento, desiderando rendere visibile una realtà spesso taciuta. Ha raccontato che la violenza può arrivare inaspettata da chi si aspetta di essere protetti, evidenziando che la sua esperienza è condivisa da molte donne.
In seguito all’intervento, molti colleghi le hanno mostrato supporto, contribuendo a creare un clima di comprensione e solidarietà. In un colloquio con l’Ansa, Cestaro ha enfatizzato l’importanza del suo racconto, finalizzato a sensibilizzare altre donne che vivono situazioni di violenza. Ha sottolineato la necessità di affrontare il problema della violenza di genere, un male che, secondo lei, è sottovalutato dalla società. Durante il suo intervento, ha respinto le affermazioni che collegano l’aumento dei casi di violenza all’immigrazione clandestina, avvertendo che ridurre tutto a un “minimo comun denominatore” rischia di svilire il problema complesso della violenza.
Cestaro ha affermato che il suo intervento voleva riportare l’attenzione sulla realtà della violenza e sulla vittimizzazione di molte donne, per dare voce a chi non riesce a parlare e per far emergere le esperienze nascoste. La proposta di creare l’Osservatorio è stata approvata all’unanimità, un segnale che tutti i membri si sono impegnati nella lotta contro la violenza di genere.
Tuttavia, il dibattito non è stato privo di controversie; prima dell’intervento di Cestaro, Stefano Valdegamberi, un ex leghista, aveva provocatoriamente affermato che l’Osservatorio era mosso da ideologie. Questo commento ha suscitato la reazione di Cestaro e di altre colleghe, che hanno giudicato le sue parole inaccettabili e sono uscite dall’aula in segno di protesta.