La contraerea russa ha abbattuto un aereo passeggeri della Azerbaijan Airlines, scambiandolo per un drone ucraino. L’incidente, avvenuto il giorno di Natale vicino Aktau in Kazakistan, ha causato la morte di 45 persone. Il Mirror riporta che gli aerei russi, probabilmente operati da forze cecene, hanno lanciato un missile Pantsir-S1 contro il jet Embraer E190AR, scambiandolo per un drone ucraino. I danni visibili sul velivolo sono coerenti con questo tipo di attacco. I passeggeri sopravvissuti hanno raccontato di un’esplosione avvenuta durante l’approccio all’aeroporto di Grozny, in Cecenia, una regione controllata da Ramzan Kadyrov.
Durante il volo, l’equipaggio ha segnalato perdite di GPS e guasti nei comandi, cercando di atterrare in diversi aeroporti. Inizialmente si pensava a una collisione con uno stormo di uccelli, ma comunicazioni interne suggerivano un’emergenza più grave. Le ultime comunicazioni mostrano i piloti in difficoltà mentre cercavano di controllare l’aereo. Un canale Telegram ha confermato che le forze di Kadyrov potrebbero essere responsabili dell’attacco.
In seguito all’incidente, il Kazakistan ha negato il permesso alla Russia di partecipare alle indagini, e l’Azerbaigian è stato respinto. I media russi, mentre speculano sulle cause, in particolare su un possibile abbattimento da parte della contraerea russa, riflettono sul fatto che una collisione con un drone non avrebbe causato i danni riportati. Gli esperti di aviazione hanno messo in dubbio la versione ufficiale di un impatto con volatili, considerandola improbabile.
Un video dell’incidente ha mostrato il terrore a bordo, con passeggeri in preghiera e maschere di ossigeno attivate. Altri media hanno riportato che l’aereo ha mostrato segnali di disturbo GPS, notando possibili interferenze dalla Russia. Anche un funzionario della sicurezza ucraino ha affermato che l’incidente è stato causato dal fuoco della difesa aerea russa.
La scatola nera dell’aereo è stata trovata e le indagini per identificare le vittime sono in corso. Dei sopravvissuti, alcuni sono in terapia intensiva. La situazione rimane confusa, con diverse versioni dei fatti che emergono e il Cremlino che invita a evitare congetture fino a una conclusione formale dell’inchiesta.