20 Settembre 2024

La Corte di Giustizia UE annulla la sanzione di 1,5 miliardi a Google nel caso AdSense

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Il Tribunale dell’Unione Europea ha confermato gran parte delle conclusioni della Commissione europea riguardo all’abuso di posizione dominante da parte di Google/Alphabet attraverso Google AdSense for Search, ma ha annullato la multa di quasi 1,5 miliardi di euro imposta dalla Commissione. La decisione è stata annullata perché il Tribunale ha ritenuto che la Commissione non avesse considerato tutte le circostanze rilevanti nella valutazione delle clausole contrattuali annotate come abusive.

Il Tribunale ha specificato che la Commissione non ha dimostrato che le clausole in questione dissuadessero gli editori dal cercare fornitori concorrenti a Google, né che impedissero l’accesso di tali concorrenti a una porzione significativa del mercato della pubblicità online. Di conseguenza, il Tribunale ha concluso che tali clausole non avessero l’effetto di esclusione sostenuto nella decisione.

Google gestisce dal 2003 la piattaforma pubblicitaria AdSense, che include un servizio di intermediazione pubblicitaria noto come AdSense for Search (Afs). Questo servizio consentiva ai siti web con motori di ricerca integrati di visualizzare annunci pubblicitari pertinenti alle ricerche degli utenti, generando ricavi per gli editori. Gli editori di successo potevano negoziare un “Google Services Agreement” (Gsa) con Google, il quale includeva clausole che limitavano la visualizzazione di annunci di servizi concorrenti.

Il procedimento legale ha avuto inizio nel 2010 quando un’impresa tedesca ha presentato un reclamo, seguito da ulteriori denunce di aziende come Microsoft e Deutsche Telekom tra il 2011 e il 2017. Nel 2016, la Commissione ha avviato un’indagine su alcune clausole nei Gsa, definendole “clausola di esclusività”, “clausola di collocamento” e “clausola di autorizzazione preventiva”, ipotizzando che queste potessero precludere la concorrenza a Afs. Google ha poi modificato o rimosso queste clausole.

Nel marzo 2019, la Commissione ha concluso che Google avesse violato le normative antitrust in tre modi distinti, imponendo una sanzione di 1,49 miliardi di euro. Tuttavia, la sentenza odierna del Tribunale, pur confermando in gran parte le conclusioni della Commissione, ha stabilito che gli errori nella valutazione delle clausole e del mercato ne hanno invalidato il verdetto, annullando quindi la decisione della Commissione.

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