8.5 C
Roma
mercoledì, 1 Gennaio, 2025
HomeSportLa Crisi del Torino: Urbano Cairo e il Problema della Leadership da...

La Crisi del Torino: Urbano Cairo e il Problema della Leadership da Milano

Contro Urbano Cairo, Tuttosport continua la sua polemica. Marco Bonetto ha intervistato Giorgio Navone, figlio di Giuseppe Navone, vicepresidente del Torino durante gli anni di Orfeo Pianelli. Giorgio Navone, a 77 anni, racconta con passione la storia del club, sottolineando il significato profondo che il Torino ha avuto per lui e per la sua famiglia. Giuseppe Navone, fondatore di un’impresa edile, è stato vicepresidente del Torino dal 1962 al 1979. La storia del club è stata segnata dalla tragedia di Superga, nel 1949, quando un incidente aereo ha portato alla perdita dell’intera squadra e di diversi dirigenti e giornalisti.

Dopo il dramma di Superga, il club ha attraversato anni difficili, ma sotto la guida di Orfeo Pianelli, a partire dal 1963, ha conosciuto una rinascita, culminata con la conquista dello scudetto nel 1976. Giorgio Navone critica aspramente Urbano Cairo, affermando che il suo progetto sportivo è fallito e che non ha creato una base solida per un rilancio del club, recidendo legami con la sua storia. Sperando che Cairo possa lasciar il club, Navone sottolinea che il ciclo dell’attuale presidente è giunto al termine.

Navone evidenzia l’importanza dei legami storici nel Torino, sottolineando come i presidenti passati lavorassero sempre circondati da un gruppo di consiglieri esperti, che contribuivano a mantenere vivi i valori del club. La decisione di Cairo di operare come “uomo solo al comando” ha distrutto queste connessioni, allontanando il club dal suo tessuto sociale e dalla sua identità. La mancanza di apertura verso imprenditori e professionisti, capaci di offrire supporto e competenze, è vista come un grave errore.

Secondo Navone, Cairo non ha mai valorizzato l’importanza della tradizione e dei legami con la tifoseria, portando il Torino a diventare quasi un’entità estranea. La società attuale sotto la sua guida appare priva di ambizioni e radicamento locale. Navone conclude sottolineando che dopo 19 anni, Cairo raccoglie solo ciò che non ha seminato, presentando una visione del Torino che risulta insoddisfacente per i tifosi. La sua critica si concentra sulla perdita di valori e sull’assenza di una struttura sociale profonda che caratterizzava il club nel passato.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI