La crisi del mercato dell’auto continua a colpire duramente il settore, in particolare in Germania, dove la produzione industriale ha subito una flessione superiore alle aspettative. Stellantis ha annunciato il licenziamento di 1.100 dipendenti nel suo stabilimento Jeep di Toledo, Ohio, a causa del crollo delle vendite, scese del 20% nel terzo trimestre. La decisione mira a recuperare competitività , con attività che coinvolgono ulteriori 400 dipendenti trasferite a fornitori esterni. Questi tagli partiranno dal 5 gennaio 2025.
Dall’altra parte, Nissan ha dichiarato che ridurrà la sua forza lavoro globale di 9.000 posti e abbasserà la capacità produttiva del 20% a livello mondiale, senza specificare un calendario. L’azienda giapponese ha rivisto drasticamente al ribasso le previsioni di vendita e di utile operativo per il 2024, con una perdita netta inaspettata nel secondo trimestre di 9,3 miliardi di yen. La situazione è ulteriormente complicata da un calo del fatturato trimestrale e da un utile operativo che è risultato ben al di sotto delle aspettative.
Nissan, che sta affrontando una significativa crisi di vendite globali e un clima economico difficile, punta a ridurre i costi fissi di 300 miliardi di yen e a razionalizzare gli asset, riducendo anche la partecipazione in Mitsubishi Motors. Le vendite sono diminuite soprattutto negli Stati Uniti, un mercato cruciale, dove ha venduto solo 212.000 unità . Anche in Cina e in Europa le vendite sono in calo, mostrando una flessione rispettivamente del 13% e del 5,9%. Per rispondere a queste sfide, Nissan prevede di lanciare nuovi modelli elettrici e ibridi.
La crisi non si limita a Nissan e Stellantis; colpisce anche la Germania, la cui produzione industriale è diminuita del 2,5% mensile e del 4,6% annuo a settembre, influenzata negativamente dall’andamento del settore automobilistico, che ha registrato un calo del 7,8%. Il futuro del settore appare incerto, aggravato dalle tensioni politiche e dall’impatto delle politiche commerciali, come le potenziali barriere doganali promesse da Donald Trump, da poco rieletto. L’intero settore sta affrontando sfide strutturali e la situazione resta critica.