1 Ottobre 2024

La crisi delle vendite automotive in Europa: l’impatto della transizione elettrica.

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Il settore automotive europeo si trova attualmente in una grave crisi, influenzata dalla transizione verso veicoli elettrici e dalla crescente competitività dei marchi cinesi e di Tesla. Anche se l’Unione Europea ha applicato dazi sui veicoli cinesi, i produttori europei faticano a mantenere la propria quota di mercato. Negli ultimi giorni, aziende come BMW, Volkswagen e Stellantis hanno abbassato le proprie stime per il 2024, riflettendo la dura realtà del calo delle vendite e della crescente concorrenza.

Si stanno diffondendo voci su una possibile fusione tra Stellantis e Renault, che potrebbe creare un grande gruppo automobilistico capace di resistere alla crisi, ma attualmente il mercato è caratterizzato da una diminuzione delle vendite e preoccupazioni per la possibile perdita di posti di lavoro nella filiera. Il settore automotive contribuisce significativamente all’economia europea, generando 460 miliardi di euro di PIL e impiegando 4 milioni di persone. In Germania, vi sono discussioni sulla chiusura di uno stabilimento Volkswagen, che sarebbe un evento senza precedenti nella storia dell’azienda, mentre anche in Belgio si sta valutando la situazione di un impianto Audi. Le perdite occupazionali stimate variano tra 15.000 e 30.000 posti di lavoro.

Volkswagen ha ridotto le sue previsioni riguardo consegne, ricavi e risultati operativi, citando un “contesto di mercato difficile”. Stellantis, dal canto suo, ha abbassato la guidance per il 2024 a causa dei problemi di performance in Nord America e della crescente concorrenza cinese. Si prevede un margine di risultato operativo tra il 5,5% e il 7%, segnando un calo rispetto agli anni precedenti.

Il settore del lusso non sta meglio; ad esempio, Aston Martin ha visto un calo del 25% in Borsa ed ha abbassato le sue previsioni di free cash flow. Anche Mercedes-Benz ha rivisto al ribasso le proprie aspettative di redditività, a causa di un contesto economico sfavorevole, in particolare in Cina. BMW ha dovuto affrontare un richiamo di 1,5 milioni di veicoli per problemi di frenata, prevedendo una leggera diminuzione delle consegne nel 2024, che avrà impatti negativi sulla redditività. La somma di questi fattori sta portando a un significativo stress finanziario per l’intero settore automobile in Europa.

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