La Fiorentina ottiene la sua prima vittoria della stagione superando la Lazio, grazie a una doppietta di Albert Gudmundsson, entrato in campo con l’intenzione di brillare e partendo con il piede giusto. La partita si è svolta nel caldo pomeriggio allo stadio Franchi, dove la Fiorentina ha mostrato un notevole miglioramento nella ripresa, mentre la Lazio ha subito un netto calo di rendimento.
Il primo tempo ha visto una prevalenza della Lazio, che ha trovato il vantaggio verso la fine del primo tempo con Gila che ha segnato di testa, grazie anche a un paio di interventi decisivi di De Gea. Il portiere spagnolo ha negato il gol a Zaccagni e Dia, mentre la Fiorentina, schierata con una difesa a tre, non riusciva a imporre il proprio gioco, con l’unica opzione in attacco che sembrava essere lanci lunghi per Kean, poco supportato dai compagni.
Sul fronte opposto, la Lazio ha avuto in Isaksen un giocatore chiave, supportato da Castrovilli, al suo esordio da titolare. Nonostante la buona prestazione iniziale, Palladino decide di cambiare in corso d’opera, modificando il modulo della squadra passando da un 3-4-2-1 a un 4-2-3-1. Questo cambio risulta subito efficace: Gudmundsson realizza un rigore (causato dal fallo di Guendouzi) al 49′ pareggiando i conti.
Baroni, l’allenatore della Lazio, attende un po’ prima di apportare modifiche significative, inserendo Pedro e Marusic per Dia e Lazzari solo dopo un’ora. Tuttavia, i cambi non producono i risultati sperati. Dall’altro lato, la Fiorentina continua a cercare di capitalizzare l’impeto dopo il pareggio. Kean sbaglia una buona occasione di testa al 70′, e poco dopo Colpani cerca di tirare da fuori senza successo.
Il momento decisivo arriva a due minuti dal termine: Tavares provoca un rigore su Dodo, e Gudmundsson, già decisivo, non si lascia sfuggire l’opportunità di segnare nuovamente, spiazzando Provedel. Con questo secondo rigore, la Fiorentina conquista così la vittoria, un risultato che rappresenta un’iniezione di fiducia per la squadra e i suoi tifosi.